Il successo pieno e indiscutibile colto da David Cameron e dai Conservatori inglesi è un’eccellente notizia non solo per la Gran Bretagna, ma per chiunque creda in una politica riformatrice, fatta di una vera lotta liberale alle tasse, alla spesa pubblica facile, al debito pubblico.
E’ anche l’occasione per rinegoziare trattati europei inadeguati, causa o concausa della negativa situazione del Continente.
Per quanto ci riguarda, come ha già fatto poco fa Raffaele Fitto, ricordiamo un importante atto politico che abbiamo compiuto, con Fitto e con una trentina di parlamentari, due settimane fa: la lettera inviata a The Telegraph per esprimere sostegno totale a David Cameron e ai Conservatori inglesi.
E’ stato un primo atto di respiro, dopo tanto tempo, nel centrodestra italiano, oggi perso in una discussione sterile, provinciale, costantemente subordinata a Renzi e alla sua agenda.
Invece, come dimostra l’iniziativa che abbiamo assunto con Fitto e con tanti parlamentari, c’è vita e c’è un mondo oltre le liti condominiali. Ci sono le idee liberali (riduzione di tasse, spesa e debito); c’è una precisa collocazione internazionale (che guarda a Londra e Washington, e non certo a Mosca, a Teheran o alla Corea del Nord); c’è una sfida all’Europa dei burocrati, dell’austerità e della non crescita (che vede – purtroppo – uniti e ormai pressoché intercambiabili il Pse e il Ppe).
Qualcosa si muove nel centrodestra italiano.