Ancora prima che iniziasse la vera e propria campagna elettorale, la competizione per le elezioni regionali in Campania ha visto protagonista Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra, che a causa della condanna per abuso d’ufficio e degli effetti della legge Severino è, di fatto, ineleggibile.
Tuttavia, il Partito Democratico, dopo la vittoria alle primarie di De Luca, ha puntato ugualmente sul sindaco di Salerno, che secondo gli ultimi sondaggi sarebbe in vantaggio su tutti i candidati con il 39% dei consensi (sondaggio Swg, 1 maggio). Subito dopo De Luca, il candidato del centrodestra e presidente uscente Stefano Caldoro (36%), seguito dalla candidata del Movimento 5 stelle, Valeria Ciarambino (18%).
I CENTO GIORNI DI VINCENZO DE LUCA
Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca può contare sull’appoggio di dieci liste: Pd, Verdi, Psi, Idv, Udc, Centro democratico, Campania Libera, De Luca Presidente, Campania in Rete, Sud con De Luca. Tra i candidati delle dieci liste, come sottolineato da Repubblica, molti volti noti che hanno cambiato casacca e provenienti dalle fila del centrodestra o della destra estrema.
Il programma di governo del candidato De Luca (si può leggere sul suo sito) prevede misure per il lavoro (da incentivare), sulla sanità (cambio del piano sanitario entro 100 giorni dall’insediamento), sulla burocrazia (da snellire, sempre entro 100 giorni) fino agli incentivi all’istruzione (con risorse da reperire tra fondi europei e bilancio regionale). Anche i problemi ambientali saranno snelliti entro 100 giorni dall’avvio della gestione De Luca, si legge nel programma, a cui seguono piani per la valorizzazione del territorio finalizzati al turismo. 100 giorni per incentivare le imprese agricole innovative ed eco sostenibili e per rimettere mano ai trasporti pubblici.
IL BIS DI STEFANO CALDORO
Presidente della Regione uscente, Stefano Caldoro, è appoggiato da otto liste: Fi, Ncd, Fratelli d’Italia, Caldoro Presidente, Noi Sud, Popolari per l’Italia-Pri, Mai più Terra dei Fuochi, Vittime della Giustizia e del Fisco, Lega Sud Ausionia. Secondo gli ultimi sondaggi sarebbe al 36% (in crescita rispetto ai precedenti sondaggi).
Sul sito del candidato il programma è ancora quello presentato nel 2010 dal candidato del centrodestra, che si contrapponeva a una gestione della regione in mano al centrosinistra da dieci anni con Antonio Bassolino. È presumibile che il programma di Caldoro sia la prosecuzione di quanto già fatto nei cinque anni di governo appena trascorsi.
CAMPANIA A 5 STELLE DI VALERIA CIARAMBINO
Al 18% la lista del Movimento 5 Stelle con Valeria Ciarambino candidata presidente, registra l’andamento migliore rispetto a tutte le liste presentate. Il programma di Ciarambino è scritto in collaborazione con gli utenti e quindi ancora aperto a modifiche, rimarcano i 5 Stelle.
Nella presentazione con la sintesi del programma (qui il pdf) le misure per una regione a 5 stelle prevedono taglio degli sprechi e dei costi della politica (riduzione di stipendi e vitalizi a consiglieri, giunta, dirigenti), la conversione e riorganizzazione delle strutture sanitarie, prevedendo il taglio del ticket per le prestazioni. Poi supporto al distretto agricolo, valorizzazione e promozione del territorio a fini turistici e creazione di un distretto del riciclo per smaltire il problema delle ecoballe. Incentivi alla formazione lavorativa e reddito di cittadinanza sono le misure per contrastare la disoccupazione.
LA SINISTRA DI SALVATORE VOZZA
Sinistra al lavoro per la Campania è la lista che appoggia il candidato Salvatore Vozza, composta da candidati provenienti da Sel e Rifondazione comunista. Un programma scarno, più che altro delle linee guida di principio, è presente sul sito del candidato (consultabile qui). Lavoro, sostenibilità e tutela dell’ambiente sono i temi principali, di cui non si approfondiscono i termini in modo specifico.
LA LISTA CIVICA DI MARCO ESPOSITO
Candidato con la lista Mò, Marco Esposito presenta un programma sintetico basato sulla valorizzazione del territorio, la bonifica delle zone contaminate e, anche in questo caso, gli incentivi al lavoro. Pochi dettagli, anche in questo caso, ma principi generali.
(Terza puntata di una serie di approfondimenti sulle Regionali. La prima puntata sul Veneto si può leggere qui, la seconda puntata sulla Liguria qui)