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Consigli reaganiani a Renzi sulla Buona Scuola

Una volta, quando si volevano indicare intervalli temporali eccessivamente lunghi, si diceva ‘’ad ogni morte di Papa’’. D’ora in poi si dirà ‘’ad ogni direttore di Repubblica’’. Quel grande quotidiano, infatti, dal momento in cui ha iniziato le pubblicazioni, ha avuto solo due direttori: il Fondatore e il Prosecutore. Di Pontefici ce ne sono stati, nel frattempo, almeno cinque. Anche se uno è durato pochi giorni.

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Nei commenti, nelle interviste degli esponenti della sinistra dem le ragioni dell’insuccesso (???) del partito nelle recenti elezioni regionali è attribuito alla riforma della scuola e alla ‘’rottura’’ con quel pezzo di elettorato tradizionale della sinistra a cui è affidato l’indottrinamento dei nostri figli, a prova del fatto che, su di loro, ricadono le colpe dei padri. Eppure, un partito serio non prenderebbe nemmeno un caffè con quegli esagitati che assediano i Palazzi del potere, bloccano le città al solo scopo di difendere il loro cadreghino di nullafacenti e di poggiare i ‘’magnanimi  lombi’’ dietro una scrivania al grido ‘’Dio me l’ha data. Guai a chi me la tocca!’’. Vogliono far saltare gli scrutini? Matteo Renzi li tratti come Ronald Reagan trattò i controllori di volo in sciopero: li licenzi tutti, visto che la libera iniziativa sindacale non può garantire una copertura ad  atti illeciti e profondamente lesivi dell’ordinato ‘’ vivere civile’’ di un Paese.

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La vicenda dei profughi è drammatica. Il guaio è che non esistono soluzioni. Quella del soccorso, dell’accoglienza umanitaria è certamente la via giusta, ma, anche con tutta la buona volontà, non ci sono le condizioni materiali per fronteggiare quella che ormai si profila come un’invasione di disperati. Anche la linea dura indicata da Matteo Salvini non esiste. E’ solo propaganda irresponsabile che, però, fa guadagnare voti perché la gente è davvero preoccupata. Non siamo riusciti neppure – a causa di quell’Ente inutile dell’Onu – a bombardare i barconi degli scafisti nei porti libici (una mossa che non avrebbe cambiato granché la situazione, ma che almeno avrebbe inviato un segnale minimo di reazione da parte della Ue).

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Una soluzione pratica, all’italiana, l’avevano trovata Salvatore Buzzi e la sua combriccola. Sarebbe bastato chiudere un occhio. Ci si guadagnava pure e si creavano posti di lavoro. Purtroppo, Buzzi, invece di nominarlo Commissario straordinario all’Immigrazione, lo hanno carcerato alla stregua di un mafioso.

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Le Francescheidi

‘’Chi sono io per credere nel miracolo di Medjugorie?’’.

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