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Ecco come Tosi non vuole salvinizzare il centrodestra

Tanto pragmatismo, zero demagogia. A due mesi o poco più dalla rottura con il leader della Lega Matteo Salvini che ha messo un po’ a soqquadro il Carroccio, Flavio Tosi sceglie un torrido pomeriggio per illustrare, nella sala stampa della Camera, la sua proposta politica. Un grande logo con un faro e con accanto la scritta “Fare” per lanciare un progetto in grado di conquistare – secondo il sindaco di Verona – l’elettorato di centrodestra. Il tutto per costituire un’alternativa credibile a Matteo Renzi e al Pd.

PER UN CENTRODESTRA CONFEDERATO

Il riferimento, seppur velato, a Salvini non tarda ad arrivare quando Tosi, accompagnato da sei parlamentari, mette in fila le parole d’ordine del suo movimento. “Vogliamo essere credibili, seri e pragmatici, nel nostro Movimento non c’è spazio per la demagogia”, afferma il sindaco di Verona. L’imperativo per Tosi è ripartire dall’essenza della Lega che fu ma, soprattutto, andare all’assalto di quel 40% di astenuti certificati dalle ultime elezioni amministrative e ricostruire da zero l’alternativa a Renzi. Come? Con una confederazione tra movimenti e partiti, ha lasciato intendere negli scorsi giorni Tosi. Magari con le primarie per selezionare la leadership.

OPPORSI MA SENZA INTRALCIARE TROPPO

La strada verso il consenso non è però facile anzi. Prima c’è da stabilire una linea di comunicazione con il governo. Quella descritta da Tosi è sì opposizione dura e cruda a un Renzi che “finora non ha fatto nessuna rivoluzione” ma pur sempre responsabile. “Certo, siamo e rimaniamo all’opposizione, non chiediamo favori o poltrone. Però vogliamo valutare nel merito tutte le riforme che ci vengono proposte: perchè se è una cosa è giusta è giusta se invece è sbagliata rimane sbagliata”. Tosi non parla di barricate e anzi, un po’ a sorpresa, respinge la linea tanto cara al M5S che prevede l’ostruzionismo a oltranza fino a intralciare le riforme alle Camere. “E’ sbagliato impedire che le riforme partano, è sbagliato impedirne l’incardinamento”, afferma Tosi.

IMMIGRAZIONE, NIENTE SLOGAN ALLA SALVINI

L’ex compagno di partito di Salvini snocciola poi i capisaldi del suo programma. A partire dalla questione immigrati dove “occorre rivedere Schengen ma intanto concedere una sorta di permesso Ue a chi sbarca sulle coste. Perché chi sbarca qui tanto alla fine vuole andare in altri Paesi”. Niente slogan alla Salvini, come si vede.

PILLOLE DI PROGRAMMA TOSIANO

E poi la Pubblica amministrazione: “Anche nel pubblico come nel privato bisogna introdurre lo spoil system, con dirigenti non più assunti a tempo indeterminato”. Infine, divieto di tassazione per la prima casa (come annunciato dal premier sabato scorso), “abrogazione del diritto amministrativo” e annullamento del pagamento dell’Iva per tutte le fatture non ancora incassate.

DA TSIPRAS A FITTO

Nella sua conferenza Tosi trova il tempo anche di affrontare il tema Grecia, prendendosela con Tsipras. “Chi sostiene Tsipras, sostiene lo spreco, la spesa pubblica fuori controllo”, dice Tosi. L’interrogativo finale che viene posto a Tosi è l’esistenza nello scacchiere del centrodestra, di altri potenziali leader. A cominciare da Raffaele Fitto, che Tosi liquida con un “Fitto? Abbiamo un rapporto di stima, ma chi vuole il centrodestra deve fare il suo manifesto, poi faremo le primarie”.



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