La Svimez ha fornito alcune anticipazioni del Rapporto sulla situazione del Mezzogiorno. Ha lamentato, come fa da decenni, i soliti guai, a partire dai processi di deindustrializzazione determinati dalla crisi. Che dire, allora, dell’insistenza e della pervicacia con cui si sta cercando di chiudere la più grande acciaieria d’Europa con sede a Taranto? E della noncuranza ostile con cui (non) si commentano gli investimenti e i successi produttivi della Fca proprio nelle regioni del Sud? La Svimez rappresenta “l’ultima raffica” di quello stesso “meridionalismo” che porta grande responsabilità nel fallimento di una strategia di sviluppo. Tanto varrebbe rottamarla.
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Un dentista del Minnesota, in combutta con dei bracconieri, in Zimbabwe, ha ucciso in modo barbaro e crudele un vecchio “re leone” di nome Cecil, tanto abituato alla presenza degli esseri umani da sembrare addomesticato. Lo ha decapitato e ha affisso la testa impagliata nel suo studio. Speriamo che un giorno quel macabro trofeo gli cada addosso e gli procuri almeno un po’ di commozione celebrale. Ammesso e non concesso che un cervello tanto evanescente possa subire qualche danno.
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Dopo la sentenza della Corte di Cassazione le donne sono avvertite. Se si azzardano ad indossare un paio di mutandine rosse non vadano poi a lamentarsi se sei persone le violentano, una di seguito all’altra.
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Il senatore Pietro Ichino non ha esitato a dichiarare pubblicamente i motivi che lo hanno convinto a votare contro l’arresto di Antonio Azzollini. Chapeau.
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Chi segue le cronache di queste ultime settimane si sarà certamente accorto – se è intellettualmente onesto – dei motivi per cui i partner europei non si preoccupano abbastanza dei profughi che sbarcano in Italia. Hanno le loro gatte da pelare. E più o meno i nostri stessi problemi.
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Si ripete, tra qualche giorno, il rito del 2 agosto, per commemorare la strage del 1980 alla stazione di Bologna. Chi fischieranno quest’anno?
