Skip to main content

Ecco il paradosso dell’emendamento Cociancich

“Scempio della Costituzione”, “Attacco ai fondamenti della democrazia”, “Prove generali di regime”: queste sono soltanto le più moderate tra le accuse che si sono sentite muovere dall’opposizione alla maggioranza durante la discussione sull’articolo 1 del disegno di legge costituzionale, che definisce le funzioni del nuovo Senato (articolo 55 della nuova Carta).

Ora, si dà il caso che il testo dell’articolo 1, risultante dall’emendamento 1.203 Cociancich sostenuto dal Pd e approvato dall’Aula nei giorni scorsi, sia sostanzialmente sovrapponibile agli emendamenti: n. 1.44c Romani (capogruppo di Forza Italia); n. 1.34c Orellana (exM5S); n.1.902 Calderoli (Lega); n. 1.735 Uras (SEL); n. 1.1000 Migliavacca + altri 27 (minoranza Pd); n. 1.604 D’Alì (Forza Italia); 1.734 Buemi (Gruppo Autonomie). Con la sola differenza che negli emendamenti n. 1.44c, 1.902 e 1.604 compare una aggiunta mirata ad attribuire al Senato anche “competenze paritarie con la Camera nelle materie inerenti agli articoli 29 [famiglia] e 32 [salute] della Costituzione”.

Si può dunque affermare che il contenuto dell’emendamento Cociancich è condiviso non soltanto dai 172 senatori che lo hanno votato, ma anche da quasi tutti i restanti 111 senatori presenti che hanno votato contro (compresi i Pd Mineo e Tocci), i quali concordano su tutte e ciascuna delle funzioni attribuite al nuovo Senato da quell’emendamento: una parte di essi avrebbe soltanto preferito aggiungervi le competenze in materia di famiglia e salute.

Poiché questo è il cuore della riforma, qualcuno dovrà spiegarci in che cosa consistano le “prove generali di regime” e l’“attacco ai fondamenti della democrazia”, e dunque i motivi dell’opposizione forsennata a cui nei giorni scorsi si è assistito a Palazzo Madama, su questo articolo. Non sarà che i veri motivi sono del tutto estranei al contenuto della nuova Costituzione?

(articolo tratto dal sito di Pietro Ichino)

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter