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Berlusconi e Fitto insieme a Roma per Alfio Marchini?

L’altra piazza del centrodestra, quella di chi si sente pienamente alternativo al Governo ma che non vuole una coalizione a trazione salviniana. Al Teatro Olimpico di Roma – di fronte a 1500 simpatizzanti arrivati da tutta Italia – Raffaele Fitto ieri ha lanciato la sua sfida per ricostruire un’area politica in grado di opporsi a Matteo Renzi e al Movimento 5 Stelle. Gli avversari rimangono loro ma le stilettate che arrivano, sono tutte rivolte a Bologna e alla manifestazione organizzata ieri da Matteo Salvini cui hanno partecipato pure Giorgia Meloni e, soprattutto, Silvio Berlusconi.

BOLOGNA SECONDO FITTO

Il centrodestra di Bologna rappresenta la certezza della vittoria di Renzi”, ha scandito Fitto dal palco. “In questo modo”, ha aggiunto, “non si costruisce un centrodestra capace di allargare i propri confini”. Tra i Conservatori e Riformisti c’è quasi sgomento per l’adesione di Forza Italia all’iniziativa bolognese promossa dalla Lega. Secondo il capogruppo al Senato, Anna Cinzia Bonfrisco, la presenza di Berlusconi a Bologna tradisce i moderati che lo hanno votato. “Ai Martino e ai Pera (Antonio Martino e Marcello Pera, tra i fondatori di Forza Italia) sostituiamo una piazza che si caratterizza per i suoi vaffa”, ha polemizzato Fitto, che peraltro nelle scorse settimane insieme ad altri ex Pdl ha accolto Salvini in un appuntamento organizzato dall’ex ministro Andrea Ronchi.

FITTO L’ATLANTISTA

I conservatori inglesi e il partito repubblicano americano sono i modelli ai quali Fitto guarda per il futuro del centrodestra italiano. Dal palco Daniele Capezzone dice chiaramente che i riferimenti sono Ronald Reagan e Margaret Thatcher, per costruire un partito che sia conservatore e liberale. Non a caso, a Bruxelles, Fitto ha scelto di sedersi tra i banchi del gruppo Conservatori Europei mentre – ha attaccato ancora l’ex governatore della Puglia – Berlusconi prima va “a parlare con Merkel” e poi è a Bologna “con Salvini che in Europa è con Le Pen”.

L’IMPEGNO PER LE PRIMARIE

Da questa valutazione così netta nasce la proposta di Fitto “per ricostruire un centrodestra ampio che costituisca una vera alternativa a Renzi”. L’idea di primarie da svolgersi secondo il modello americano ha spiegato Capezzone, aperte a tutto il centrodestra. Una consultazione da tenersi non in un unico giorno in tutto il Paese come avviene nel caso del Partito Democratico bensì in un arco temporale più lungo, territorio per territorio, in modo da arrivare – dopo un articolato processo – alla designazione della leadership.

LE RIFORME DI RENZI

Sulla legge elettorale e la riforma costituzionale di Renzi, il giudizio è fortemente negativo. Ancora più duro, però, è il commento che sul tema Fitto riserva a Forza Italia, accusata di aver tenuto una linea ondivaga, prima di acritica adesione e poi di condanna senza mezzi termini. “Fa specie ascoltare oggi Berlusconi che grida al regime dopo aver votato per due volte la riforma costituzionale e aver votato anche l’Italicum. Noi lo dicevamo prima e lo sosteniamo anche adesso. A quei provvedimenti abbiamo votato contro”.

TASSE E DINTORNI

Critiche a Renzi anche sul taglio delle tasse previsto nella legge di stabilità in discussione in Parlamento. Una misura da sempre considerata di centrodestra ma le cui modalità di introduzione finiranno – per Conservatori e Riformisti – con il danneggiare l’economia italiana. “Abbiamo bisogno di un importante taglio fiscale ma che sia accompagnato da un credibile piano di riduzione della spesa pubblica. Abbassare di poco le tasse – e farlo in deficit – è un errore clamoroso che si ripercuoterà anche sulle nuove generazioni. Il taglio della spesa pubblica è fondamentale ma Renzi questo taglio lo mette nel cassetto, lo rinvia. Anzi, ha addirittura ridotto la spending review”.

E A ROMA?

E in vista del voto di Roma – dove Berlusconi ha annunciato di voler appoggiare la candidatura dell’imprenditore Alfio Marchini – il partito di Fitto cosa farà? Almeno in questo caso la strada indicata dal leader di Forza Italia sembra coincidere con quella dei fittiani. Dice a Formiche.net l’ex Udc Luciano Ciocchetti, nel Lazio il principale rappresentante di Conservatori e Riformisti. “Il centrodestra deve allargarsi e aprirsi anche alle esperienze civiche perché questo è l’unico modo per poter competere a Roma”. Quindi, Marchini? “Come ho detto personalmente allo stesso Marchini, penso sia sbagliato partire dai nomi. Dobbiamo prima mettere a punto programmi e obiettivi. Però, la sua proposta di presentarsi in campagna elettorale con una serie di delibere già pronte è un’idea in grado di aggregare”.



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