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Ipo, tutti i ruzzoloni (come Ibl)

Sui mercati azionari sono riprese le turbolenze e subito si sono registrati i primi dietrofront di società destinate alla quotazione in Borsa (Ipo). L’ultima in ordine di tempo a farlo è stata Ibl Banca, il cui debutto sul mercato Star (ad alti requisiti) di Piazza Affari era atteso per il 17 novembre.

I MOTIVI DEL RINVIO DELLA QUOTAZIONE

E invece, con una nota ufficiale risalente al 12 novembre, la banca romana specializzata sulla cessione del quinto dello stipendio ha fatto sapere che “il consiglio di amministrazione, sentiti i coordinatori dell’offerta, ha deciso di procedere al ritiro integrale, rinviando la quotazione. Nonostante l’ampio interesse e l’apprezzamento manifestato da primari investitori istituzionali italiani ed esteri nel corso del roadshow – aggiungeva il comunicato – pur considerando la qualità e la quantità delle adesioni ricevute, la società ha ritenuto che le condizioni dei mercati finanziari non consentissero di concludere un’operazione di piena soddisfazione”. Va ricordato che quello stesso giorno, il 12 novembre, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari aveva ceduto a fine giornata il 2,35%, attestandosi a quota 21.859 punti, risentendo delle forti vendite nel settore delle materie prime innescate dal peggioramento delle prospettive di crescita globale per il 2016.

LE ULTIME INDISCREZIONI SU IBL

La nota stampa che annunciava il dietrofront spiegava, inoltre, che, “considerando la propria storia di successo, Ibl ritiene di poter continuare a raggiungere gli obiettivi di sviluppo e di crescita che si è prefissata”. Il Sole 24 Ore del 14 novembre rivelava che, secondo le ultime indiscrezioni, gli azionisti di Ibl, ossia Delta 6 Partecipazioni della famiglia Giordano e Sant’Anna della famiglia d’Amelio, entrambe con il 50%, sarebbero stati contattati, proprio negli ultimi giorni, da alcuni fondi di private equity. Alcuni di questi gruppi finanziari, sotiene sempre il quotidiano finanziario, si erano fatti avanti già prima che partisse in modo ufficiale l’iter di quotazione in Borsa. Tra i candidati, Il Sole 24 Ore cita Cvc, Permira, Centerbridge, così come Varde Partners e Apax.

ALTRE IPO SALTATE ALL’ULTIMO MOMENTO

Nell’estate del 2014, per esempio, complici sempre le turbolenze dei mercati azionari, erano saltate all’ultimo momento numerose quotazioni in Borsa. Era accaduto con Sisal e Rottapharm, mentre lo sbarco a Piazza Affari di Fincantieri, risalente all’inizio di quell’estate, non si era rivelato del tutto un pieno successo. Pochi giorni dopo, tra l’altro, era giunta la notizia del passaggio di Rottapharm dalla famiglia Rovati agli svedesi di Meda. Questo a conferma del fatto che spesso, come sembra anche nel caso di Ibl a giudicare dalle indiscrezioni del Sole 24 ore, quando i soci intendono vendere le azioni si lasciano aperti più canali rispetto alla sola quotazione.

CHI E’ SBARCATO A PIAZZA AFFARI E CHI E’ ATTESO

Nel frattempo, il 2015, grazie anche alla positività delle Borse nella prima parte dell’anno, ha visto sbarcare qualche matricola a Piazza Affari, mentre altre sono attese prossimamente, anche se a questo punto, date le turbolenze sui mercati, sembra difficile ipotizzare Ipo entro il 31 dicembre. Nell’estate del 2015, per esempio, hanno iniziato le contrattazioni sul segmento Star di Borsa italiana sia Banca Sistema sia l’Aeroporto Marconi di Bologna. Mentre lo scorso ottobre è stata la volta delle Poste, negoziate sul Mercato telematico azionario (Mta).

Tra le società minori, invece, questo mese di novembre, sono approdate sul segmento dell’Aim di Borsa sia H-farm sia Glenalta Food e lunedì 23, dopo qualche rinvio rispetto al tabellino di marcia, si attende il Gambero Rosso. Quanto alle società di dimensioni maggiori, c’è attesa per Eataly e Ferrari, di recente sbarcata a Wall Street.


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