Ai suoi albori, il gruppo era noto come Jama’at al-Tawhid wal-Jihad, poi nell’ottobre 2004, affiliandosi alla rete di Osama Bin Laden, si trasformò in Al-Qaeda in Iraq (Aqi). Da allora, i terroristi hanno operato sotto diverse sigle finché il loro attuale leader, Abu Bakr al-Baghdadi, nel 2006 ha nominato l’organizzazione “Stato islamico in Iraq” (Isi), aggiungendovi nel 2013 il riferimento alla Siria. Ogni rinvio geografico è stato infine eliminato alla proclamazione del Califfato, in quanto questa istituzione si pone, nell’ottica dei terroristi, come guida della comunità musulmana nel suo intero.
IS (ISLAMIC STATE)
Questo è il nome con cui il gruppo si autodefinisce e che pubblicizza attivamente. La sigla è stata coniata nel giugno 2014, quando l’organizzazione ha espunto i riferimenti agli Stati dell’Iraq e della Siria, ovvero a un assetto territoriale che i terroristi intendono superare, considerandolo il risultato degli accordi tra Francia e Gran Bretagna risalenti alla prima guerra mondiale.
Importanti figure religiose dell’Islam si sono pronunciate contro l’utilizzo del nome Is, ritenendolo nobilitante per simili terroristi. La definizione risulta impropria anche alla luce del diritto internazionale: questa organizzazione, nonostante controlli e amministri un territorio, non ha ricevuto nessun riconoscimento come Stato né ha mostrato l’intenzione di inserirsi come soggetto dialogante nella comunità delle nazioni.
ISIS (ISLAMIC STATE OF IRAQ AND SIRIA)
Questa sigla è stata utilizzata fin dal 2014 dal governo statunitense e da quello britannico. Le autorità francesi, invece, si riferivano inizialmente al gruppo come EIIL (L’Etat islamique en Irak et en Syrie).
L’appellativo deriva dal nome originale del gruppo in Arabo, Al-Dawla Al-Islamiya fi al-Iraq wa al-Sham. Le prime tre parole significano “Stato Islamico dell’Iraq”, mentre “al-Sham” si riferisce a un’area corrispondente alla Siria e ai suoi immediati dintorni.
È senza dubbio l’acronimo più diffuso e il suo costante utilizzo da parte dei media ha creato non pochi disagi sia ad aziende che adoperano questa sigla per la propria attività commerciale, sia a singoli cittadini, dal momento che in molte lingue ‘Isis’ è un nome proprio femminile, quello della dea egiziana Iside.
ISLAMIC STATE OF IRAQ AND THE LEVANT (ISIL)
“Levante” è un termine arcaico con cui nelle lingue europee ci si riferiva alla regione corrispondente agli attuali Siria, Libano, Israele, Palestina e Giordania: la terra dove sorge il sole, collocata a est dell’Europa. L’amministrazione Obama nei suoi comunicati ufficiali predilige questo acronimo, considerando la parola “Levante” una traduzione più accurata dell’originale nome arabo.
DAESH
Dall’autunno del 2014, le autorità francesi fanno riferimento al gruppo terroristico come “Daesh”. Questo in quanto ritengono ogni altro nome poco rispettoso delle distinzioni tra Islam, musulmani e islamisti. Il termine, a volte riportato come “Da’esh” o più raramente “Daiish”, è l’acronimo del nome arabo Dawlat al-Islamiyah f’al-Iraq wa al-Sham. Numerosi media in lingua araba fanno riferimento al gruppo in questo modo, e molti arabisti concordano nel leggervi una sfumatura denigratoria. Quest’accezione negativa ben si sposa con la volontà della Francia di negare ai terroristi qualunque legittimazione.