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Montezemolo frena Della Valle?

Luca di Montezemolo frena Diego Della Valle? La domanda, come si suo dire, sorge spontanea leggendo un’intervista che il presidente di Alitalia ha concesso al Quotidiano nazionale a firma del direttore Andrea Cangini. Alla domanda se Della Valle voglia darsi davvero alla politica, Montezemolo risponde: “Diego ha una straordinaria passione civile e una naturale inclinazione per il sociale: credo che questo sia il senso delle sue prossime iniziative. Escluderei che abbia intenzione di fare politica in senso stretto e in prima persona”.

COSA DICE MONTEZEMOLO

Un semplice consiglio da amico o una sorta di stop all’imprenditore marchigiano? Sondando amicizie in comune tra i due, che insieme hanno dato vita tra l’altro a Ntv, più che altro si tratta di una conferma di notizia. Montezemolo si è limitato a spiegare il Della Valle-pensiero. Mister Tod’s, infatti, presentando il suo movimento Noi Italiani, ha sottolineato in più occasioni di non voler fondare un nuovo partito politico. La sua intenzione è quella di dare vita a un movimento, un po’ sullo stile del primo Beppe Grillo, e, come cantava Enzo Jannacci, vedere l’effetto che fa. L’orizzonte cui si guarda, infatti, non sono le amministrative, ma le Politiche: “Se Della Valle avrà un buon riscontro da parte degli italiani, allora andrà avanti e il suo progetto di trasformerà in un vero partito, altrimenti si limiterà a continuare con un movimento, magari appoggiando questo o quello schieramento”, spiega un fonte vicina all’imprenditore marchigiano.

PARLA UN DELLAVALLIANO (ANONIMO)

Ma Montezemolo, però, in quelle poche righe dice anche che il suo amico della Valle non scenderà in campo in prima persona: “Questo, però, se il movimento resterà tale. Ma se dovesse nascere un partito, difficilmente Della Valle potrebbe rinunciare a metterci la faccia e candidarsi”, continua la nostra fonte. Anche perché, dicono molti osservatori, questi personaggi hanno una tale considerazione di sé che difficilmente lasciano il campo ad altri, come si è visto negli ultimi anni con lo stesso Berlusconi, che ancora oggi ha difficoltà a farsi da parte.

DESERTO CENTRODESTRA

Insomma, il primo step sarà il movimento. Un “grillismo di centro”, come lo chiama lui. Ma perché Della Valle dovrebbe riuscire dove non è riuscito proprio il suo amico Luca? “Innanzitutto perché il presidente di Alitalia non ci ha mai neanche provato. Ha fondato Italia Futura senza crederci troppo e senza decidere davvero se lasciare l’imprenditoria per dedicarsi anima e corpo alla politica. Se fai politica ti ci devi buttare totalmente, altrimenti meglio lasciar perdere”, spiega la nostra fonte. “E poi qualche anno fa c’era ancora un centrodestra in salute e un Berlusconi forte, oggi lo scenario è totalmente cambiato: tra un po’ non resteranno che le macerie”.

LE SINTONIE BERLUSCONI-DELLA VALLE

Insomma, con una Forza Italia ridotta al lumicino e un centro stretto tra il populismo di Salvini e la voracità politica di Renzi, uno come Della Valle potrebbe trovare il suo spazio. Di sicuro è più corteggiato a destra che a sinistra. “Della Valle? Se ha intenzione di fare le scarpe alla sinistra è il benvenuto”, ha detto due giorni fa Silvio Berlusconi che ormai si è lasciato alle spalle le incomprensioni del passato e in più occasioni ha speso parole elogiative nei confronti di mister Tod’s. Il quale incarna alla perfezione il candidato ideale del Cav: imprenditore, self made man, fuori dai giri della politica, con grande passione civile e una certa personalità. Insomma, se Alfano non aveva il quid, l’imprenditore marchigiano ce l’ha eccome, secondo il fondatore di Forza Italia. Qualcuno, nelle conversazioni private, pare abbia addirittura sentito dire dal Cavaliere che Della Valle è l’unico cui affiderebbe la leadership del centrodestra se lui decidesse di farsi da parte. Non si può parlare ancora di un vero corteggiamento di Berlusconi nei confronti di Mister Tod’s, ma poco ci manca. L’unico intoppo a questo matrimonio è che Della Valle ha spesso sottolineato la sua volontà di stare al centro dello scenario politico: né a destra, né a sinistra.

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