È una brutta cosa per Matteo Renzi dire “non rincorro i bombardamenti degli altri” come se gli altri, la Francia, il Regno Unito, gli Stati Uniti non fossimo noi.
Come se gli altri andassero ad una scampagnata, alla corsa dei sacchi; come se gli altri non mandassero i loro uomini e donne a rischiare la vita. Come se gli altri non andassero a bombardare dopo aver avuto il via libera dei loro parlamenti e dei loro cittadini.
Come se gli altri non fossero arrivati a quella scelta con dibattiti e discussioni pubbliche che noi ce le sogniamo. Come se gli altri, in ore di discussioni parlamentari (vedi Camera dei Comuni) non stessero elaborando, nel vivo dei fatti che bruciano, quella strategia che Renzi ritiene tanto necessaria ma che non sembra in alcun momento contribuire a fondare.
Ci sono alcuni momenti della Storia dove la fatidica domanda “mi si nota più se vado o non vado” ha una sola risposta certa, e non è quella italiana.