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Tutte le grillate a 2 stelle contro Maria Elena Boschi

Marianna Madia, Marco Minniti e Maria Elena Boschi

A voi è chiaro su che cosa si attacca il governo sul caso del salvataggio di 4 banche? A me no. Mi è chiaro solo che il padre del ministro Boschi sedeva nel consiglio di amministrazione di una delle banche fallite. Il governo e Banca d’Italia hanno rimosso quel cda. Quale sarebbe la colpa del ministro Boschi o il suo specifico comportamento che delineerebbe un conflitto di interesse? Nessuna.

Si dice: il governo ha salvato la banca di cui il padre della Boschi era tra gli amministratori? Oh bella! Era amministratore, non proprietario. Lui becca sanzioni, non vantaggi. Il salvataggio della banca “salva” non gli amministratori o i proprietari cioè gli azionisti che si sono visti, col provvedimento del governo, azzerare il capitale ma “salva” i correntisti, i risparmiatori, i possessori di obbligazioni ordinarie (non subordinate), dipendenti, le imprese locali clienti della banca in questione.

Cosa doveva fare il governo? Evitare il salvataggio? Chi strumentalizza volgarmente un suicidio può dirci di grazia cosa sarebbe successo se a fallire, senza salvataggio, fossero stati anche i correntisti, i clienti, i dipendenti di quelle banche “salvate”?

Si dice: ragioni di opportunità dovrebbero indurre Boschi a dimettersi. La Boschi non è imputabile di alcun atto specifico che sia stato di vantaggio a suo padre. La strumentalizzazione di cui è vittima è solo qualcosa di belluino e provinciale. Soprattutto provinciale.

I giornali e i politici invece che accanirsi sull’incolpevole Boschi avrebbero il dovere di occuparsi dei veri problemi che la vicenda di quelle banche fa emergere. E che interessano milioni di italiani, risparmiatori, correntisti, imprenditori. Pressoché tutti gli italiani direi. E che riguardano alcune domande: quante banche si trovano nelle condizioni pre-fallimentari delle 4 salvate dal governo? Quanti sono i prodotti “tossici” venduti ai risparmiatori italiani? Quali regole si stabiliscono per elevare la tutela dei risparmiatori laddove i prodotti finanziari che acquistano si fanno sempre più sofisticati, complessi da capire, esposti al raggiro?

Sapendo però che questa canea contro la “tecnologia finanziaria” è arcaica, primitiva e idiota. I risparmiatori hanno bisogno dell’ingegneria finanziaria, di titoli diversi, di inventività e di offerte di titoli e obbligazioni diversificate e intelligenti. Il risparmio privato è la nostra risorsa nazionale vera. Valorizzarlo e premiarlo con i rendimenti dei titoli dovrebbe essere, addirittura, un dovere dei politici. Ma per i giornali e per le opposizioni tutte queste cose che interessano gli italiani sono sciocchezze. Ciò che conta è schizzare la Boschi.


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