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Virginia Raggi, ecco idee e curiosità del candidato sindaco del Movimento 5 Stelle a Roma

“Per la prima volta qui c’è una candidata sindaco donna, e diventerà la prima sindaco di Roma“. A parlare è la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi, durante la conferenza stampa di presentazione nella sede della Stampa estera di Roma. La candidatura al Campidoglio le fa “un bell’effetto” e sul suo praticantato nello studio Previti sottolinea: “Mi lasci sorridere. Ho svolto la pratica forense presso lo studio Previti 13 anni fa. Quando ho finito la mia pratica me ne sono andata“.

I PRIMI ANNUNCI

Sì allo stadio per la Roma e per la Lazio, sì al referendum per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 e avanti tutta con i lavori della linea C della Metro fino al Colosseo. Sono alcuni dei punti annunciati dalla candidata durante la conferenza stampa. E alla domanda se abbia parlato con Grillo e Casaleggio ha risposto: “Ci sentiremo, non lo so“.

CHI È

Virginia Raggi, classe 1978, romana, avvocato, è dunque la candidata votata dal Movimento 5 stelle per le prossime comunali a Roma. Raggi è stata scelta martedì 23 febbraio attraverso una consultazione online sul blog di Grillo alla quale hanno partecipato 3.862 iscritti su circa 9.500, ossia poco più di un terzo. Raggi ha ottenuto 1.764 voti, pari al 45,5 per cento del totale. Consigliera uscente in Campidoglio, Raggi può contare sull’appoggio in particolare – secondo le cronache di questi giorni – di Alessandro Di Battista e di Gianroberto Casaleggio. Tra le sue attività principali – sia prima della militanza a 5 stelle – ci sono scuola e ambiente e proprio oggi ha dichiarato la lotta aperta alla corruzione, nella quale anche il sindaco Ignazio Marino ha fallito.

I PRIMI PASSI A 5 STELLE

La militanza politica di Raggi nel Movimento 5 stelle inizia a marzo del 2011. Come si legge sul suo profilo pubblico sul sito di Beppe Grillo, entra nei 5 Stelle “trascinata” dal marito. Poi, spiega Raggi, “insieme a Domenico Aglioti abbiamo costruito pezzetto per pezzetto il Gruppo del XIX Municipio andando a fare banchetti dovunque vi fosse un marciapiede sufficientemente largo“. Nel Municipio XIX Raggi ha dato vita a progetti sull’attenzione all’ambiente – “raccolta degli olii vegetali esausti”, creazione di una lista di negozi che vendono prodotti alla spina, pulitura di parchi e costruzione di compostiere – e di attenzione alla comunità, organizzando eventi che ne coinvolgessero dai Comitati di quartiere alle associazioni.

I DEBITI DI ROMA

Ora, lo dico da subito: con noi al governo della città, i debiti prodotti dai partiti li pagheranno i partiti“. La città di Roma ha un debito di circa 13,6 miliardi di euro e solo grazie al contributo annuale di 500 milioni di euro del governo alla gestione del Commissario Francesco Paolo Tronca e ai 110 milioni di euro stanziati per far fronte ai costi che la città deve affrontare come Capitale d’Italia la città non è fallita: “Se qualcuno pensa di poter continuare a fare cassa sul sociale e quindi sulle famiglie romane – scrive ancora Raggi -, sappia che ci opporremo con ogni mezzo“.

TRASPORTO PUBBLICO

Ecco quello che ha scritto il candidato a sindaco per i Cinque Stelle su Facebook riguardo alcune novità sui trasporti pubblici: “Come cittadini e futuri amministratori facciamo notare che sarebbe più corretto mettere le aziende di trasporto pubblico in condizione di essere più efficienti (corsie preferenziali, semafori intelligenti, più mezzi pubblici e servizio più capillare) e, solo dopo, inserire i rimborsi se il servizio fosse ancora carente“. La risposta del governo ai problemi del trasporto pubblico locale non è piaciuta alla candidata 5 stelle in Campidoglio, secondo cui sarebbero solo “annunci e propagandaquelli contenuti nel testo unico attuativo della riforma Madia, misure che non possono risolvere i problemi di un’azienda in crisi come l’Atac (l’azienda del trasporto pubblico romano ha registrato una perdita nel primo semestre 2015 pari a euro 58.704.210 e un patrimonio netto negativo alla stessa data pari a euro 480.701). “Analogamente – scrive Raggi su Facebook –, ci aspetteremmo un maggior controllo sull’evasione (senza appaltare il servizio a ditte esterne) nonché l’abbassamento delle multe per consentirne l’immediato pagamento già a bordo senza dover ricorrere a costose procedure di riscossione. Ma si sa: gli annunci e la propaganda sono il sale della vecchia politica!“.

LO SCANDALO DEI PVQ (PUNTI VERDI QUALITÀ)

Ecco altre stilettate di Raggi: “Nei giorni scorsi Tronca ha ‘scoperto’ affittopoli, ha denunciato che Roma Capitale cede i suoi immobili a prezzi stracciati… e poi? Tutto si è fermato, è già stato dimenticato. In effetti, intervenire su un patrimonio di quasi 60 mila immobili servono mesi. Ricordo però a Tronca che, pochi mesi fa, la nostra commissione per la razionalizzazione della spesa ha denunciato lo scandalo dei PVQ (Punti Verdi Qualità, ossia aree dismesse e degradate affidate all’associazionismo per farne centri sportivi e di intrattenimento sociale nda), che rischia di costare ai romani fino a 586 milioni di euro“.

È sempre dalla sua pagina Facebook che Raggi suggerisce al commissario Tronca come iniziare a risparmiare e a tagliare gli sprechi della Capitale. Porta l’esempio dei Punti Verdi Qualità che, in alcuni casi, hanno poco verde e più “cemento privato, fruibile dai cittadini soltanto a pagamento (ad esempio, sale slot, oppure ristoranti McDonald, oppure palestre Virgin)“. Suggerisce un metodo per distinguere i progetti virtuosi da quelli speculativi: “Come li possiamo distinguere? Attraverso il confronto tra la superficie verde (che per il concessionario è un costo), le cubature costruite (che per il concessionario sono fonte di ricavi) e i costi sostenuti per costruire. La soluzione? Affrontare i PVQ caso per caso, revocando le concessioni a quelli che hanno un rapporto verde/cemento sotto una certa soglia e rivedendo i piani economici di quelli che restano“. “Avrai il coraggio di farlo, Commissario? – chiosa la candidata 5 Stelle – La soluzione c’è, basta copiarla. Hai l’occasione di prenderti il merito di aver risolto almeno uno dei tanti problemi che ci hanno lasciato i tuoi predecessori. In caso contrario, ovviamente, ci penseremo noi“.

LOTTA AGLI SPRECHI

La Commissione Revisione della Spesa del comune di Roma, presieduta da Daniele Frongia (M5S Roma), ha concluso i suoi lavori il 18 settembre 2015 e ha quantificato, nel periodo in cui è stata attiva, gli sprechi nell’amministrazione della Capitale. Lo sottolinea proprio Raggi con un altro post su Facebook datato 9 febbraio: “Ebbene si, è dal 2014 quando si è insediata la Commissione Revisione della Spesa presieduta da Daniele Frongia M5S Roma che il M5S Roma chiede con forza di tagliare gli sprechi e avviare una politica di recupero dei soldi persi – scrive Raggi -. Da una stima iniziale di circa 400 milioni (I° quadrimestre di lavoro della Commissione), siamo passati ad una ulteriore quantificazione di 700 milioni e, da ultimo, ad una stima prudenziale di circa 1,2 miliardi l’anno. Roma – conclude Raggi – può trovare soldi da investire in servizi (trasporto pubblico, asili nido, pulizia della città, parchi, piste ciclabili) e nelle imprese. Tutte azioni che possono rilanciare, finalmente, una grande e bella città“.

LA POLEMICA SULLO STUDIO SAMMARCO

Stanno facendo di tutto per screditarmi, e così, dopo la bufala di Mafia Capitale (fu fatto filtrare che il suo nome fosse nella relazione prefettizia, e non era vero, nda.), eccone un’altra. Ma le bugie hanno le gambe corte. I miei colleghi avvocati sono molto contenti di poter lavorare finalmente a qualcosa di leggero e facile. Ma quanta paura vi faccio?“. Con queste parole Virginia Raggi ha risposto alle polemiche attorno allo studio di avvocati per cui lavora dal 2009. Lo studio Sammarco si è occupato della difesa in processi con Berlusconi, Dell’Utri e Previti e per questo, si legge su La Stampa, si allude al fatto che Raggi “lavori per Forza Italia, cosa palesemente infondata. Mentre risulta tuttora – come abbiamo verificato telefonando in studio – in forze allo studio Sammarco”.



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