E’ morto a 56 anni Stefano Di Michele, giornalista, scrittore, poeta.
Ecco la biografia di Di Michele scritta dallo stesso Di Michele come si può leggerla sul sito del quotidiano Il Foglio:
Diplomato in ragioneria, però con il minimo dei voti. Prima del Foglio, è stato per molti anni all’Unità. Ha studiato (con profitto) dalla suore, dove ha frequentato l’asilo e le elementari. E’ stato iscritto (non pentito) al Pci. Gli piace oziare, avere del tempo da perdere, leggere libri sui bizantini. Non viaggia, non sa l’inglese, non ha un blog, non capisce di calcio, non sa suonare nessun strumento musicale, non ha la patente. Ama appassionatamente i gatti, i papaveri e i cocomeri. Ne ha due (di gatti): Borges e Camilla. Detesta i cacciatori, la gente con la pelliccia, i toreri, i cristiani rinati (se non è venuta buona la prima ci sarà un motivo) e i Suv. Adora Elias Canetti, Borges (gatto e poeta), Brunella Gasperini, Pessoa, la Yourcenar, Cèchov, Kavafis, il suono della fisarmonica, il tenente Colombo, le strisce di Mafalda e andare la sera – a sentir racconti e a raccontare – dar filettaro. Da credente, è convinto che ci sia qualcosa di miracoloso e divino negli animali, negli alberi e nei versi di Emily Dickinson. In generale si fida della polizia, dei preti (a volte) e dei vecchi comunisti.
È morto Stefano Di Michele, il migliore di noi
— annalena benini (@annalenabenini) 16 aprile 2016
Notizia tristissima. Morto Stefano Di Michele, giornalista dalla scrittura arguta ed elegante, amante di gatti, libri e della “sua” sinistra
— Stefano Cappellini (@il_cappellini) 16 aprile 2016
Sono veramente dispiaciuto per la morte di Stefano Di Michele. Animo gentile, persona spiritosa, penna sublime.
— claudiovelardi (@claudiovelardi) 16 aprile 2016
Addio Stefano Di Michele, intelligente, gentile, ironico, scrittore raffinato, gattaro impenitente, battutista sublime, morto così giovane
— Pierluigi Battista (@PierluigiBattis) 16 aprile 2016
Umanità, passioni, amori, dolcezza, malinconia DIMICHELE
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) 16 aprile 2016
Caracollava in Transatlantico, per ogni cosa un sospiro. Poi lo leggevi, italiano mirabile e arguzia incantevole. Era Stefano Di Michele.
— antonella rampino (@laramps) 16 aprile 2016
Stefano Di Michele aveva una piuma al posto della penna. Non c’è altro da dire e forse da scrivere
— antonello caporale (@antonellocapor2) 16 aprile 2016
Non li avrebbe letti i tweet di cordoglio, Stefano Di Michele. Qui non c’era; né più ci sarà. Ma gli avrebbero fatto piacere, in fondo.
— LUCA RIGONI (@LUCRIGONI) 16 aprile 2016