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Casaleggio, Grillo e il formicaio. Storia e cronaca del Movimento 5 stelle

Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: ‘Il Web è morto, viva il Web’ ,rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee”. Così Gianroberto Casaleggio, il 30 maggio 2012 al Corriere.it, raccontava il suo primo “vis à vis” col comico scoperto alla fine degli Sessanta da Pippo Baudo.

Anche Grillo ricorda bene quella sera: “Lo incontrai per la prima volta a Livorno una sera di aprile – scrive nella prefazione di “Web ergo sum”, un libro di Casaleggio edito da “Sperling e Kupfer” nel 2004 – durante il mio spettacolo “Black Out”. Avvenne in camerino e cominciò a parlarmi di rete. Di come potesse cambiare il mondo. Non conoscendolo lo assecondai. Gli sorrisi. Cercai di non contrariarlo. Temevo di ritrovarmi una chiocciola o un puntocom in qualche posto sensibile. Era molto convinto di quello che diceva. Pensai che fosse un genio del male o una sorta di San Francesco che invece che ai lupi e agli uccellini parlasse a Internet. Mi descrisse webcasting, democrazia diretta, chatterbot, wiki, downshifting, usability, oggetti di interazione digitale, social networking, legge di Reed, Intranet e copyleft. Chiese se capivo. Disse che era importante. Ebbi, lo confesso, un attimo di esitazione. Strinsi gli occhi. Casaleggio ne approfittò. Mi parlò allora, per spiegarsi meglio, di Calimero il pulcino nero, Gurdjieff, Giorgio Gaber, Galileo Galilei, Anna di York, Kipling, Jaques Carelman e degli adoratori del banano. Tutto fu chiaro. Era un pazzo. Pazzo di una pazzia nuova, in cui ogni cosa cambia in meglio grazie alla rete”.

E’ dopo questo incontro che i due decidono di lanciare il Blog che apre i battenti il 16 gennaio 2005 e che, seguitissimo, diventa uno tra i più letti al mondo. Il tema più seguito in assoluto è senza dubbio “Parlamento pulito” di cui il blog si occupa per la prima volta il 7 giugno 2005. Passano pochi mesi dal lancio di “Parlamento Pulito” e il blog ha già cambiato la sua natura, diventando qualcos’altro.

È  il 16 luglio 2005 quando sul sito compare il post “Incontriamoci: Meetup”:“Ho pensato – si legge – come fare per dare a tutti coloro che seguono il mio blog l’opportunità di incontrarsi tra loro, discutere, prendere iniziative, vedersi di persona. Di trasformare una discussione virtuale in un momento di cambiamento. Ho discusso con i miei collaboratori e ho deciso di utilizzare MeetUp. MeetUp è un sito che consente di organizzare in modo semplice incontri tra persone interessate a un argomento in ogni parte del mondo e anche in ogni città italiana. MeetUp ha 1.600.000 associati, i gruppi sono creati da chiunque lo voglia, in modo autonomo, sotto qualunque categoria. MeetUp offre una serie di servizi come la gestione degli associati di un gruppo, le mailing-list, l’organizzazione degli incontri, i forum e altro. Non è gratuito, costa $ 19 al mese per gruppo da pagare direttamente on-line a MeetUp (dei quali io non prendo una lira) e ha il problema di essere solo in lingua inglese. Se sul primo problema non posso esservi di aiuto, secondo ho attivato la traduzione delle parti più importanti del sito MeetUp.com in italiano sotto forma di Faq. Ho creato una categoria, l’ho chiamata Beppe grillo ed è stato attivato un primo gruppo a Milano che ha come nome: ‘Gli amici di Beppe Grillo’. Io cercherò di incontrare i gruppi sul territorio durante il mio tour e ogni volta che partecipo a un evento. Non vi prometto nulla, ma farò il possibile. Proviamoci”.

Da questo momento molte persone si mettono in moto: nascono così i primi “meetup” che diventeranno centinaia, contando gruppi anche all’estero, concepiti per incontrarsi, confrontarsi e discutere su singoli temi. Grillo è soddisfatto il suo piano è a dir poco strategico: spingere i suoi sostenitori a costruire gruppi auto-organizzati in grado di diffondere il suo messaggio direttamente sul territorio. Inoltre, sul sito “BeppeGrillo.it” si fa pubblicità ai “meetup” delle varie città, generando un meccanismo partecipativo efficacissimo, in modo che chiunque possa partecipare sia ai dibattiti in rete, che agli incontri sul territorio. Grillo e Casaleggio si sono, di fatto, presentati come due dei più convinti “cyber-utopisti” del secolo: l’uso magistrale degli strumenti messi a disposizione dalla rete li ha portati alla ribalta della scena politica italiana in un tempo da record: il 16 gennaio 2005 viene aperto il blog di Beppe Grillo, il 24 e il 25 febbraio 2013, alle elezioni politiche, raccolgono il 21% di consensi, pari a quasi 9 milioni di consensi. Proprio oggi, alla vigilia delle elezioni amministrative, dove il Movimento 5 Stelle, è presente con proprie liste e candidati a sindaco nelle principali città italiane, scompare il cofondatore del Movimento.

E’ difficile prevedere ora quali saranno le ripercussioni in termini politico-elettorali a breve e medio termine. Di sicuro è che il ruolo esercitato da Gianroberto Casaleggio sarà ufficialmente svolto dal figlio Davide, laureato in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano. Da tempo l’erede designato si muoveva dietro le quinte. “Le reti sono ovunque intorno a noi. Fino a qualche anno fa le relazioni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al caso. L’unico modo per ipotizzare il funzionamento dei sistemi complessi era attribuirne le ragioni ad avvenimenti casuali. La vita e l’evoluzione delle reti seguono invece leggi precise e la conoscenza di queste regole ci permette di utilizzare le reti a nostro vantaggio” Così scrive Casaleggio junior nell’e-book “Tu sei rete. La rivoluzione del business, del marketing e della politica attraverso le reti sociali” edito da “BeppeGrillo.it” nell’ottobre del 2013, ma scritto dall’autore diversi anni prima.

Quella che ci viene spiegata è l’esatta strategia, punto per punto, usata dall’azienda “Casaleggio & Associati” (la Srl nata il 22 gennaio 2004 a Milano, ndr) per veicolare nel modo più efficiente il prodotto Beppe Grillo. Ed è in questo testo che emerge la teoria “formiche-formicaio”. I cittadini non possono essere comandati come soldati, ma possono essere spinti verso una  precisa direzione: “È necessario – è scritto nel testo del giovane Casaleggio – che gli obiettivi da perseguire siano conosciuti e condivisi tra tutti e che i rapporti tra le persone siano facilitati, per creare conoscenza e attivare azioni condivise. La teoria della rete permette di identificare le strutture in formali delle organizzazioni e di prevederne l’evoluzione, ma anche di progettarle in funzione di nuovi obiettivi. La tattica di indirizzamento dei cittadini-formiche si realizza: “Seguendo le regole a livello individuale; la colonia di formiche genera dei comportamenti che portano a un’organizzazione complessiva. Ad esempio, se si guarda un formicaio, si può notare che il cimitero si trova nel punto più lontano della colonia, così come il punto di raccolta della spazzatura è situato nel punto più lontano sia dalla colonia, sia dal cimitero. I formicai rappresentano il miglior esempio di auto-organizzazione. Le formiche seguono una serie di regole applicate al singolo, attraverso le quali si determina una struttura molto organizzata, ma non centralizzata”.

Affinché questo sistema retto dal marketing politico-digitale resista nel tempo è necessario che le formiche non sappiano mai quali sono le regole del formicaio. I cittadini se sapessero qual è la vera forza che li spinge ad agire, deus ex macchina, probabilmente si rifiuterebbero a continuare l’azione intrapresa. Quando questo succede – si legge ancora tra le 184 pagine del libro in questione – per potere intervenire bisogna tenere presente che: “Il sistema inizia ad acquisire la sua identità e a influenzare i suoi componenti. Le singole parti, tuttavia, non rivelano da sole e le disegno complessivo. È necessario che i componenti siano in numero elevato, che si incontrino casualmente e non abbiano consapevolezza delle caratteristiche del sistema nel suo complesso. Una formica non deve sapere come funziona il formicaio, altrimenti, tutte le formiche ambirebbero a ricoprire i ruoli migliori e meno faticosi, creando un problema di coordinamento”.

Una vera e propria pianificazione organizzativa. La realtà è che i cittadini non sono formiche e spesso succede che vogliano conoscere e sapere. Chi finora ha espresso dubbi sulla gestione del movimento è stato allontanato, o espulso. Sarà interessante, prima delle prossime scadenze elettorali, comprendere da chi sarà effettivamente esercitato il ruolo di vertice e cosa accadrà a chi lo metterà in discussione. Con la morte di Gianroberto Casaleggio viene meno il binomio dei fondatori e paiono difficili sostituzioni in grado di tenere in piedi lo storico binomio dei fondatori del M5S. E’ possibile, come ha ipotizzato un paio d’anni fa Pippo Baudo, il “talent scout” a livello artistico di Beppe Grillo, che difficilmente l’impegno politico possa rimanere una costante nella vita del comico ligure. “Aspetto il giorno- ci confidò Baudo- in cui un grande manifesto, con la faccia ingrigita, ma simpatica e sorridente di Grillo, annunci uno spettacolo intitolato ‘Stasera Beppe Grillo, tornato comico’. Applausi e auguri”.

Da oggi è ancor più probabile che vada a finire così.

GLI APPROFONDIMENTI DI FORMICHE.NET:

Chi era davvero Gianroberto Casaleggio. Parla il prof. Giannuli. L’intervista di Andrea Picardi
Vi racconto il mio amico Gianroberto Casaleggio. Il ricordo di Edoardo Narduzzi
Cosa dicono di Gianroberto Casaleggio i non grillini
È morto Gianroberto Casaleggio, fondatore con Grillo del Movimento 5 Stelle
Io, giornalista grillino, vi racconto cosa succede nel Movimento di Grillo e Casaleggio. L’articolo di Mauro Suttora
Cosa si è detto dei Servizi al convegno del Movimento 5 Stelle. L’articolo di Michele Arnese e Emanuele Rossi
Ecco come il Pd di Renzi vuole regolare per le legge le primarie (vietate quelle on line di Grillo e Casaleggio). L’articolo di Gianluca Roselli
Acea, Atac, Metro C e rom. Ecco le idee (e le polemiche) di Virginia Raggi. L’articolo di Andrea Picardi
Perché Gianroberto Casaleggio ha rottamato Patrizia Bedori a Milano. L’articolo di Antonella Luppoli
Perché la multa di Casaleggio ai grillini indisciplinati è una carnevalata. I Graffi di Francesco Damato


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