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Due spie russe sono state arrestate in Turchia

Il giornale turco Haberturk riporta che due presunte spie russe sono state arrestate a Istanbul, in Turchia, venerdì 8 aprile. La notizia è stata confermata oggi anche dal console generale russo a Istanbul, Andrei Podyelyshev.

La cattura dei due uomini, Iurii Anisimov e Aleksandr Smirnov, sarebbe arrivata dopo sei mesi di indagini e pedinamenti, condotti dall’intelligence turca (il Mit) insieme alla polizia: su di loro l’accusa di essere i sicari che hanno ucciso Abdulvakhid Edelgireyev, leader islamista ceceno rifugiatosi come molti altri in Turchia, freddato sempre a Istanbul il 1 novembre del 2015 all’ora di pranzo, mentre tornava con la nipotina di quattro anni dalla preghiera in moschea.

I due presunti agenti dei servizi segreti si sarebbero rifiutati di parlare con le autorità turche, ma Haberturk ha aggiunto attraverso proprie fonti, che i russi si trovavano nel paese per un’altra missione. Addosso ai due sarebbero stati ritrovati documenti falsi, dollari con numeri di serie consecutivi, cinque telefoni usa e getta, fotografie di funzionari russi in Turchia e una chiavetta Usb al vaglio degli inquirenti.

A mettere le autorità di Ankara sulle tracce delle presunte spie, secondo le ricostruzioni dei media turchi, l’auto affittata per loro conto a novembre dello scorso anno da un fixers locale, arrivato in Turchia a settembre, quando anche Anisimov e Smirnov si trovavano nello stesso hotel di Yalova, tutti in stanze separate.

La Turchia è diventata un punto di rifugio per gli esuli dalle regioni meridionali della Russia, tra cui la Cecenia e il Daghestan, da dove molti sono in fuga dalle forze di sicurezza russe. L’uccisione di Edelgireyev non è la prima del genere avvenuta nel paese nel corso degli anni. I precedenti, tutte personalità legate alla resistenza cecena: Ali Osaev nel 2003, Gazi Edisultanov nel 2009, Berg-Haj Musaev, Rustam Altemirov e Zaurbek Amriev nel settembre 2011, e Medet Onlu maggio 2013.

L’arresto dei due agenti di Mosca arriva in un momento in cui le tensioni tra Russia e Turchia sono ancora molto alte, dopo che il 24 novembre Ankara aveva abbattuto un bombardiere russo impegnato nel teatro siriano. Dalle vicende di questi ultimi giorni, il clima potrebbe riscaldarsi ulteriormente, visto che i combattimenti in corso ad Aleppo tra ribelli, curdi, lealisti e uomini dello Stato islamico, stanno muovendo nuove ondate di sfollati verso il vicine confine turco.

 

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