Ufficialmente la macchina del Pd deve ancora mettersi in moto ma sul territorio si moltiplicano le iniziative in vista del referendum confermativo della riforma costituzionale. Si terrà il prossimo ottobre e – come ha annunciato a più riprese Matteo Renzi – dal suo esito dipenderanno anche le sorti del governo. Non è un mistero, infatti, che il presidente del Consiglio leghi la sua permanenza a Palazzo Chigi e, addirittura in politica, al sì degli italiani alla legge di revisione della costituzione firmata da Maria Elena Boschi.
LA MACCHINA DEL PD
Di organizzare i comitati di sostegno alla riforma si occuperà la segreteria nazionale del partito e, in particolare, il vicesegretario Lorenzo Guerini. Prima di accendere i motori, si attenderà però domenica prossima, quando si svolgerà il tanto discusso referendum sulle trivelle. Solo dopo questo passaggio, si comincerà a pianificare nel dettaglio la mobilitazione che – presumibilmente – dovrebbe entrare nel vivo a inizio maggio, per poi diventare pienamente operativa dopo le amministrative di giugno. Tra i più attivi nel promuovere la riforma, ci sono i deputati Andrea Romano ed Emanuele Fiano.
L’APRIPISTA E’ LA TOSCANA
A livello regionale qualcosa, però, già si muove. A fare da apripista è la regione del premier, la Toscana, dove della campagna si sta occupando Dario Parrini, deputato e segretario regionale del Pd. Suo il metodo – poi replicato anche in altre regioni – di procedere, innanzitutto, alla formazione degli amministratori locali. L’obiettivo è duplice: dare gli strumenti “per raccontare bene la riforma costituzionale” e, al tempo stesso, “per smontare all’istante, in punta di fatto, le varie contestazioni”. La seconda fase, invece, andrà oltre gli iscritti e gli amministratori del Pd, “per coinvolgere tutte quelle persone che – pur provenendo da altre esperienze politiche – siano d’accordo con la riforma della Costituzione”, approvata definitivamente martedì scorso alla Camera. Iniziative alle quali sta partecipando un nutrito numero di costituzionalisti, tra cui Francesco Clementi dell’Università di Perugia, l’ex senatore Stefano Ceccanti della Sapienza di Roma, il consigliere giuridico di Maria Elena Boschi Massimo Rubechi dell’Università di Urbino, Carlo Fusaro dell’Università di Firenze e Nicola Pignatelli dell’Università di Pisa. Il calendario dei prossimi appuntamenti è già pronto: il 28 a Prato e Arezzo, il 29 a Vinci (in provincia di Firenze), il 2 maggio a Siena e il 6 a Marina di Carrara.
LE REGIONI PIU’ ATTIVE
Altra regione particolarmente attiva è l’Emilia Romagna, dove si sono già svolti nove incontri, uno per ogni provincia. A promuoverli il deputato Marco Di Maio e il segretario regionale del Pd Paolo Calvano. Tra i professori universitari che stanno partecipando, ci sono l’ex deputato Salvatore Vassallo dell’Università di Bologna, Edoardo Raffiotta e Sara Lorenzon. Schema identico anche in Veneto. L’organizzazione è appannaggio del deputato Roger De Menech, delle sette province manca solo Verona, dove il primo incontro sul tema della riforma costituzionale sarà organizzato nei prossimi giorni. Nel Lazio, invece, lunedì scorso il senatore e segretario regionale del Pd Fabio Melilli ha costituito il primo gruppo ristretto che si dovrà occupare di sostenere le ragioni del sì sul territorio. Ne fanno parte l’ex assessore ai lavori pubblici di Walter Veltroni, Giancarlo D’Alessandro, il segretario provinciale di Viterbo Andrea Egidi e Gaetano Palombelli. Primi appuntamenti anche in Lombardia e a Milano: nel capoluogo lombardo venerdì scorso è stato presentato il libro di Stefano Ceccanti sulla riforma costituzionale, dal titolo “La transizione è (quasi) finita. Come risolvere oggi i problemi aperti 70 anni prima”, a cui hanno partecipato anche Emanuele Fiano e la deputata Lia Quartapelle. Alle varie iniziative in programma in Italia stanno contribuendo, inoltre, anche i professori universitari Marilisa D’Amico, Salvatore Curreri, Giulio Vigevani, Giuseppe Verde, Lorenzo Cuocolo e Felice Giuffrè.
IL SOSTEGNO CIVICO
Lo stesso libro di Ceccanti sarà poi al centro del prossimo incontro promosso dalla Rete dei Sì, movimento civico nato per sostenere la riforma della Costituzione e tenuto a battesimo qualche settimana fa a Roma (qui l’articolo di Formiche.net). L’animatore è Massimo De Meo – che arriva dal mondo dell’associazionismo e del no profit – e ne fa parte anche l’esperto di fundraising Raffaele Picilli. Un’organizzazione che – dopo il Lazio – si è già estesa ad Abruzzo e Puglia. Al prossimo appuntamento – in programma il 20 aprile – parteciperanno anche Andrea Romano e il sottosegretario alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti.