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Vi racconto cosa è successo davvero a Lodi

L’enormità del caso di Lodi: un singolo giudice, sulla base di una sua personale opinione, cambia la legge. Non la applica. Né la interpreta. Come sarebbe comprensibile e doveroso. No. La cambia. Lui ha giudicato che, per un reato che non prevede il carcere ma misure alternative (come dice autorevolmente un membro del Csm ), non si potessero più applicare le “misure alternative”. Perché? Perché “le nuove tecnologie non consentono più il controllo dell’indagato”.

Solo il carcere allora resta come misura. E se vale per il reato imputato al sindaco di Lodi, vale per ogni tipo di imputazione. Aspettiamoci la galera anche per una multa. Il fatto è che questa è una modifica, barbara e stalinista, del nostro Codice. A me cittadino impegnato questa modifica del Codice, ad opera di un singolo giudice, mi sembra inaudita.

E mi fa paura più di ogni altra iniziativa vessatoria della magistratura nel passato. Vorrei che la politica e il Csm chiarissero questo punto: può un giudice modificare il codice? Se la risposta è no e il giudice di Lodi ha sbagliato chi ripaga il sindaco di Lodi dalla vergogna? E perché il giudice che sbaglia non paga nulla?

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