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Cosa pensa davvero la base dei 5 Stelle di Obama, Putin e Nato

I favorevoli non mancano, ma c’è pure chi avanza dubbi e critiche. Per capire come la pensi lo zoccolo duro della base dei pentastellati sulle decisioni prese dalla classe dirigente del MoVimento 5 Stelle, la cosa migliore – come da tradizione – è farsi un giro sul blog di Beppe Grillo: house organ ufficiale del partito oggi guidato da Luigi Di Maio, sul quale compaiono a getto continuo interventi e post volti a chiarire quale sia la posizione dei grillini sui vari temi all’ordine del giorno.

IL M5S E LA POLITICA ESTERA

Negli ultimi giorni – a far discutere maggiormente sul blog del fondatore del movimento, con decine di commenti – è stato il post dedicato alla politica estera dei pentastellati. Un intervento breve ma, almeno apparentemente, chiarificatore, nel quale Grillo spiega e riassume le linee programmatiche dei cinquestelle in materia di politica internazionale (qui l’approfondimento di Formiche.net). Quattro i pilastri indicati: il ruolo fondamentale riconosciuto a Papa Francesco – che viene citato per tre volte -, lo scarso entusiasmo nei confronti dell’Unione europea, la freddezza verso gli Stati Uniti (mai menzionati, nè in positivo, nè in negativo) e la  preminenza attribuita alla Russia, considerata fulcro di ogni relazione e dossier.

LA REAZIONE DELLA BASE

Ma come hanno reagito gli attivisti alla sortita del fondatore dei cinquestelle? I commenti, innanzitutto, abbondano – sono oltre 250 – a dimostrazione che la politica estera rimane un tema fondamentale per valutare natura, origini ed evoluzione del movimento. Come spesso accade sulla rete, tra le diverse posizioni espresse c’è un po’ di tutto, compreso qualche commento su presunti complotti orditi dalla Società degli Illuminati per istituire un non meglio indentificato Nuovo Ordine Mondiale (ne scrive, ad esempio, un’attivista che si chiama Mirko). Ci sono, inoltre, interventi che nulla hanno a che vedere con la politica internazionale: l’argomento più sentito dalla base – da questo punto di vista – sembra essere la decisione del Tribunale di Napoli di sospendere le espulsioni comminate dal M5S a danno di 23 attivisti napoletani. Scrive Rosa: “Questo movimento non ha la necessità di contestatori e cecchini, andatevene, non vi vogliamo, anche se il tribunale vi ha riammessi“. Una marea montante di considerazioni ed analisi, dalla quale comunque è possibile cogliere qualche elemento che accomuna gli attivisti del blog.

I CINQUESTELLE E GLI USA

La freddezza del post nei confronti degli Stati Uniti è confermata, anzi radicalizzata, da molti dei commenti comparsi negli ultimi giorni sul blog. Interventi a favore praticamente non ci sono, quelli contrari, invece, sono numerosi. C’è chi – come Maria Pia – accusa l’Italia di “servilismo” nei confronti dell’America e chi ironizza sulle politiche messe in campo da Barack Obama. “Nobel per la guerra“, lo definisce, ad esempio, un’attivista che si firma Lalla. I giudizi più moderati – come quello di Adolfo – evidenziano nuetralità e non certo vicinanza agli States. “L’amicizia con gli USA” scrive “non può escludere quella con gli altri Paesi, in particolare con la Russia, che dell’Europa fa parte storicamente, culturalmente ed economicamente“.

IL DOPPIO SENTIMENTO NEI CONFRONTI DI PUTIN

Meno netto il sentimento manifestato nei confronti della Russia e del suo leader Vladimir Putin. A tal proposito, si alternano commenti di condivisione della linea tracciata da Grillo e valutazioni, invece, completamente contrarie. “La Russia di Putin ha dimostrato da tempo di poter essere un potenziale alleato più che affidabile. Stop embargo e alleanza con Russia“, scrive un attivista. “Putin è stato sanzionato per aver massacrato popoli inermi ed e giusto che sconti la sanzioni fino all’ultimo anche per rispetto alle vittime“, risponde un altro.

IL NO ALLA NATO

Il popolo dei cinquestelle appare, invece, molto più compatto quando parla di Nato. Tema quantomai spinoso per i pentastellati che – dagli esordi come forza antisistema – adesso stanno sempre più cercando di presentarsi come movimento politico rassicurante, sia all’interno che all’esterno. Così delicato, questo argomento, da aver dato luogo – nei gruppi parlamentari – a due diverse posizioni tra Camera e Senato (qui l’articolo di Formiche.net). Visioni differenti che, però non sembrebbero rispecchiare l’opinione della base, a quanto emerge almeno dai commenti, saldamente schierata per l’uscita dell’Italia dall’Alleanza Atlantica. “Fuori dalla Nato era uno slogan degli anni ’70, valido tuttora“, osserva Patty. “No Nato, no euro“, le fa eco Raimondo.

IL RUOLO DI PAPA FRANCESCO

Gli attivisti sembra non abbiano gradito neppure le citazioni che Grillo riserva a Papa Francesco. Il post, infatti, ripete tre volte l’espressione “terza guerra mondiale a pezzetti“, usata per primo e in più di un’occasione dal Santo Padre. “Togliete ogni riferimento religioso, Papa Francesco compreso“, per rispetto “dei vostri elettori laici“, commenta Alex. Menzione ripetuta che – secondo Lucio – sarebbe stata fatta dal movimento “per arruffianarsi Jorge Bergoglio“.

E LA CONSULTAZIONE DEGLI ISCRITTI?

Tra le decine di interventi, ce n’è poi anche uno che tocca uno degli aspetti più dibattuti in questa fase dagli attivisti: la consultazione della base attraverso votazioni online, inizialmente autentico mantra dei cinquestelle ma negli ultimi tempi sempre più sporadiche. “Queste proposte non sono state nè discusse, nè tantomeno accettate dagli iscritti“, rileva Lucio, che poi rincara la dose: “Sono ancora troppo limitate le occasioni in cui gli iscritti vengono chiamati a decidere e non mi sembra che il ‘nuovo’ portale Rousseau vada in questa direzione. Sono certo che tra gli iscritti ci siamo ottime professionalità e conoscenze che non aspettano altro che essere coinvolte!“. Semplice dimenticanza o la dimostrazione che nel M5S qualcosa sta cambiando davvero?

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