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Cosa fare per fronteggiare l’emergenza rifiuti

Mentre il governatore della Sicilia Rosario Crocetta dichiara che sulla questione rifiuti” non ci sarà un’altra Napoli” e annuncia “una misura eccezionale” sulla raccolta differenziata, e a Roma il sindaco Virginia Raggi propone possibili soluzioni a topi e rifiuti accatastati nelle strade della Capitale intervenendo a gamba tesa sull’Ama, qualche idea su come fronteggiare l’emergenza rifiuti è arrivata dalla presentazione del 21° Rapporto Annuale di Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica che ieri ha riunito esperti ed addetti ai lavori alla Biblioteca del Senato.

CHI C’ERA

A fare il punto sulla raccolta differenziata di carta e cartone ad un anno dal lancio del “Piano Straordinario Comieco” c’erano insieme al presidente di Comieco, Piero Attoma, il direttore generale Carlo Montalbetti, il presidente Conai, Roberto De Santis, il vice presidente Comieco, Ignazio Capuano,  il senior advisor di Nomos, Gianluca Cencia, il vice presidente Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, il direttore generale Legambiente, Stefano Ciafani, Giovanni De Feo, docente all’Università degli Studi di Salerno, Gianfranco Grandaliano, Presidente Amiu Puglia, Daniele Fortini, presidente e amministratore delegato di Ama, e Giuseppe Francesco Maria Marinello, presidente XIII Commissione Ambiente, Territorio, Beni Ambientali del Senato.

LA VERSIONE DI FORTINI (AMA)

Per Fortini, che ha rimesso venti giorni fa il mandato di presidente e amministratore dell’azienda romana dei rifiuti dopo l’elezione di Raggi, a Roma si prospetterebbe uno “scempio”: “La capitale spenderà nei prossimi dieci anni 2 miliardi di euro per le attività post raccolta che – è giusto sottolinearlo – consistono nel frullare, bruciare e seppellire i rifiuti”. Il manager, nominato dall’ex sindaco Ignazio Marino, e finito nel mirino di Raggi per lo stato di salute dell’azienda capitolina, ha sottolineato l’insensatezza di un trattamento che prevede rifiuti sia in entrata che in uscita del trattamento. “Occorre creare un fondo nazionale importante per sostenere il recupero di materia. Dobbiamo dotarci di un parco industriale moderno che vada sotto il controllo dell’Authority”, ha detto Fortini.

SICILIA, STORIA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Se Roma sta attraversando una fase di emergenza, in Sicilia per Marinello, presidente della Commissione Ambiente del Senato, siamo di fronte ad un “disastro generalizzato”: “È la storia di una morte annunciata. La regione vive da più di 15 anni in stato di emergenza, indipendentemente dai governi che si sono succeduti. E le responsabilità sono anche del Ministero dell’Ambiente e dei governi perché la vicenda andava governata”, ha dichiarato il senatore che è intervenuto anche a difesa del sistema dei consorzi criticando “lo strano gusto degli italiani a voler innovare a tutti i costi anche quando le cose funzionano bene”. “Il sistema dei consorzi ha bisogno di un restyling, ma è importante non eliminare i pilastri che farebbero vacillare il sistema”, ha detto Marinello.

LE RICHIESTE DI LEGAMBIENTE

“È in dispensabile rendere diseconomico lo smaltimento dei rifiuti in discarica, intervenire sulle folli rotte della differenziata, e non prolungare ulteriormente l’introduzione della tariffazione puntuale”, ha detto Ciafani di Legambiente invitando i decisori politici ad una maggiore coerenza sul fronte dell’economia circolare. “Sul ciclo dei rifiuti abbiamo fatto grandi conquiste, ma ci sono dei buchi neri nel sistema che rischiano di diventare voragini”, ha osservato Ciafani.

I DATI DI COMIECO

Lo scenario illustrato da Comieco ha mostrato una sostanziale stabilità della raccolta di carta e cartone al Nord e al Centro mentre il Sud ha continuato il suo trend di crescita. Secondo il rapporto di Comieco la raccolta differenziata di carta e cartone ha registrato nel 2015 oltre 3,1 milioni di tonnellate, +0,5% rispetto all’anno precedente. La media nazionale di raccolta pro capite riscontrata è di 51,5 kg. In particolare il Nord, con un procapite annuo di 62 kg, è calato dello 0,7% mentre il Centro, con 62,6 kg/abitante, ha mostrato un leggero incremento (+0,2%).
Ad aver avuto la meglio nel 2015 è stato il Sud, che con i suoi 31,5 kg procapite ha registrato un aumento del 4,3% (pari a 26mila tonnellate) rispetto all’anno precedente. “Oggi, l’area Sud rappresenta il 21% del totale della raccolta differenziata di carta e cartone in Italia; nel 1998, all’avvio del sistema consortile, si attestava sul 5%”, si legge sul report.

LA COLLABORAZIONE CON I COMUNI

“Il Sud sta cambiando marcia nella raccolta di carta e cartone, ma sono numerose le aree del Mezzogiorno in cui è possibile intercettare ancora tonnellate di carta e cartone: stimiamo infatti che siano 625.000 le tonnellate da recuperare che in termini economici corrispondono a oltre 40 milioni di euro”, ha dichiarato Ignazio Capuano. Anche nel 2016 Comieco ha rinnovato il Bando con Anci per sostenere i Comuni medio piccoli con deficit di raccolta con finanziamenti per 3,7 milioni di euro. Con il Piano per l’Italia del Sud, patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, Comieco inoltre ha riservato fondi straordinari per l’acquisto di attrezzature e automezzi per la raccolta differenziata di carta e cartone in otto regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia Sardegna, Sicilia), mettendo a disposizione dei Comuni in convenzione 7 milioni di euro. “Ad un anno dall’avvio del Piano, sono già stati impegnati 3 milioni di euro in virtù degli accordi raggiunti in città come Catania, Catanzaro, Napoli, Palermo e Messina”, ha detto il vice presidente Comieco.
I corrispettivi economici che Comieco riconosce ai Comuni in convenzione per la raccolta differenziata di carta e cartone nel 2015 sono stati pari a 98,5 milioni di euro. Grazie al riciclo, inoltre, le oltre 3 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2015 hanno evitato l’emissione di 3 milioni di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.



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