Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Nizza, Isis e le ipocrisie sulla religione islamica

A tenerli insieme è solo quel maledetto “Allah Akbar”. Convinciamoci di alcune terribili verità. Questo terrorismo è diverso da ogni altro del passato. È in franchising. Opera per imitazione, per richiamo ideale ma può essere impersonato da qualunque musulmano esaltato, estremista, radicale o, semplicemente, svitato.

L’Isis sfrutta la rendita di posizione propagandistica di questi attentati. E fornisce ai potenziali e spesso isolati terroristi la copertura di un richiamo politico e religioso. Anzi religioso: la politica, nell’ideologia islamista radicale, si riduce a qualche formuletta (l’utopia dello stato islamico) in un oceano di frasari, versetti, letteralismi del Corano. Smettiamola con questa stupida ipocrisia sulla religione che non c’entra. C’entra. Anzi, li tiene insieme solo quella mortifera versione di islam letterale e radicale. Il franchising vuol dire che non dobbiamo illuderci: questo terrorismo non si sradicherà. È  diffuso e anonimo. L’intelligence è quasi impotente verso di esso. Secondo: i terroristi islamici in franchising hanno un solo obiettivo, uccidere. Più semplice, anonimo, banale è lo strumento usato per farlo, più numerosi saranno i morti. È una terribile verità. Prepariamoci.

Sinceramente vedo solo due strade per fronteggiare questa orrenda verità: primo, dobbiamo esibire, mostrare, pubblicizzare, enfatizzare una sconfitta militare dell’Isis sul terreno. Le grandi potenze non devono dividersi su questo: schiantare l’Isis, mostrare i suoi capi e militanti in catene, issare le bandiere sui loro territori servirebbe a deprimere i terroristi in franchising, smerdare la loro utopia dello Stato Islamico. Secondo, dobbiamo elevare il tasso di militarizzazione delle nostre città, di tolleranza zero (quel pazzo ha fatto troppi metri prima di essere abbattuto), di controlli. Mi dispiace: la popolazione di giovani islamici nelle grandi città europea e’ soggetto a rischio. Deve essere oggetto di osservazione. Dobbiamo scambiare un po’ di restrizione di libertà per un po’ di sicurezza in più. Altrimenti siamo tutti soltanto bersagli mobili, vittime predestinate, e impotenti.

×

Iscriviti alla newsletter