Il vertice della Nato in programma l’8 e il 9 luglio a Varsavia sarà uno dei più importanti degli ultimi anni sia per una valutazione complessiva della situazione nell’area del Mediterraneo che per i rapporti con la Russia.
LA LINEA DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA AL QUIRINALE
Su quest’ultimo punto la posizione dell’Italia si conferma più netta di quella di altri Paesi ed è stata ufficializzata in un passaggio del comunicato diffuso al termine del Consiglio supremo di Difesa presieduto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale il 30 giugno: “Nel quadro delle misure dissuasive che il Vertice si appresta ad assumere – si legge nella nota – è emerso, nella comprensione delle preoccupazioni di alcuni alleati, il convincimento che debba comunque essere fatto ogni sforzo per salvaguardare il rapporto di cooperazione con la Russia, partner indispensabile per la composizione delle crisi nel bacino del Mediterraneo e nel Medio Oriente”.
LE PAROLE DI PINOTTI E GENTILONI
Una posizione ribadita dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nell’intervista al Corriere della Sera del 6 giugno: “L’Italia ha insistito che non venisse meno l’accordo Nato-Russia, per tenere aperto un dialogo, che dovremo necessariamente intensificare”, ha detto. Lo stesso giorno il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine dell’incontro con l’omologo canadese, Stéphane Dion, ha spiegato che riguardo alla questione ucraina “condividiamo l’approccio secondo cui la difesa dei confini nord orientali della Nato deve coincidere con una politica di dialogo con la Russia. La nostra linea è sempre stata la stessa e siamo felici che ora sia molto condivisa all’interno della Nato. Con la Russia fermezza e dialogo devono andare di pari passo”.
LE TENSIONI SULL’UCRAINA
Le tensioni, però, non mancano. Per esempio, la Russia è “preoccupata per il ridispiegamento delle unità ucraine, addestrate dagli istruttori Nato, verso la linea di contatto in Donbas”, ha detto l’ambasciatore russo alla Nato, Aleksandr Grushko, intervistato dal quotidiano Kommersant. Secondo il diplomatico i programmi di assistenza Nato in Ucraina “fanno il gioco del partito della guerra”. Invece, nell’informativa al Bundestag sul vertice di Varsavia, Angela Merkel ha accusato la Russia e il suo atteggiamento nel conflitto ucraino per la perdita di fiducia degli ultimi anni. Il principio dell’inviolabilità dei confini – ha detto la Cancelliera – “è stato messo in dubbio con parole e azioni” che hanno “profondamente turbato” i membri della Nato nell’Europa dell’Est e “per questo necessitano di un chiaro supporto dell’Alleanza”, ha aggiunto Merkel.
LO SCENARIO AFGHANO
Il dialogo, comunque, continua tanto che per il 13 luglio è stata fissata la riunione Consiglio Nato-Russia. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha spiegato che tra i vari temi in discussione ci sarà anche quello della sicurezza in Afghanistan tornato di attualità dopo l’annuncio del presidente statunitense, Barack Obama, di mantenere 8.400 uomini anche nel 2017. Sarà interessante vedere su questo la posizione italiana, che ha mantenuto i militari in Afghanistan per tutto il 2016 proprio su richiesta di Obama.