L’ipocrisia sui rifiuti a Roma è nauseante. Tutti la buttano in politica, compreso i giornali, ma nessuno fa uno straccio di proposta. Io ho capito una cosa: il problema a Roma è cosa fare della monnezza che si raccoglie, dove portarla e come trattarla.
Il Corriere della Sera fa encomiabili inchieste sull’Ama: un nodo di scansafatiche, corruzione e serpenti. Bene, ma questo serve solo al voyerismo scandalistico dei lettori. Non c’entra molto col vero problema della monnezza a Roma che non e’ la raccolta, ma cosa farne. Lo scandalismo è ipocrita se serve a mascherare il problema e a evitare di pronunciare due parole, sebbene siano la soluzione del problema, solo perché politically uncorrect per una certa opinione ambientalista che domina la politica, la cultura, i giornalisti romani.
Le due parole sono: discarica e termovalorizzatore. Nessuna metropoli puo’ fare a meno di entrambi. Inutile discettare di utopie. Quando si producono livelli di immondizia come Roma non c’è differenziata che tenga (e a Roma è pure bassissima): occorre avere almeno un paio di discariche o un paio di termovalorizzatori. O almeno un impianto di entrambi. Altrimenti non si esce dall’emergenza. A Roma si è chiusa l’unica discarica, nel 2013, e non esiste un termovalorizzatore. Da allora l’emergenza rifiuti non fa che aumentare.
La politica litiga sulle nomine, ma nessuno dice cosa fare. L’unica soluzione che sanno adottare i nostri amministratori locali per fronteggiare le montagne di rifiuti è fare accordi costosissimi per portare i rifiuti fuori. E pagare consulenze inutili a finti esperti per discettare di soluzioni inconsistenti. L’unica cosa che riescono a fare i nostri sindaci è portare un po’ di immondizia fuori dalle città. Dove? Da chi ha i termovalorizzatori. Che ingrassa e se la ride del nostro ridicolo ambientalismo. tra ‘altro inutile. Diciamo no ai termovalorizzatori per inconsistenti ragioni ambientali inventate, ma siamo sommersi dalla monnezza.
La verità? I rifiuti non dovrebbero essere prerogativa dei sindaci. Non sono capaci di deciderne. È il governo che dovrebbe decidere sui termovalorizzatori. È la loro assenza che sta nuocendo alla nostra salute. E la salute dovrebbe essere responsabilità dei governi.