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Mps, Fondo Atlante 2, Mediobanca e un paio di bizzarrie

Quaestio , Alessandro Penati, Veneto Banca, Atlante

Chissà che pena per Alessandro Penati, economista turbo liberista di gran vaglia e gestore tramite Quaestio sgr del fondo Atlante, leggere qualche cronaca sullo stesso fondo. Le riunioni di quella che il governo ha definito “una operazione di mercato”, ossia il fondo Atlante 2 che curerà la cartolarizzazione delle sofferenze di Mps, si svolgono al ministero dell’Economia, ha scritto il Sole 24 Ore.

A riprova di quanto aveva sottolineato Formiche.net: il fondo Atlante (1 e 2, il primo per evitare il flop degli aumenti di capitale della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e il secondo per mandare in porto il piano di salvataggio e rilancio del Monte dei Paschi di Siena) è una bella e geniale operazione di sistema. E non solo perché uno dei pilastri è la Cassa depositi e prestiti, controllata dal Tesoro. Ma perché è stato l’esecutivo a usare una non troppo blanda moral suasion verso banche, assicurazioni e Casse previdenziali. Le Casse, al momento, hanno detto no. Diversi i motivi (sviscerati in lungo e in largo da Formiche.net). Uno in particolare, ha scritto Mf/Milano Finanza: le Casse non potrebbero investire in titoli frutto di cartolarizzazioni e quindi vorrebbero essere autorizzate dai ministeri a tal fine, visto che pur essendo enti privati rientrano nell’elenco Istat delle pubbliche amministrazioni.

Ma la moral suasion del governo prosegue. Si apprende, infatti, che Palazzo Chigi ha fatto più di un pressing anche sulle confederazioni. I vertici di Confcommercio sarebbero stati invitati da figure politiche di peso della presidenza del Consiglio a dare manforte al Fondo Atlante 2, magari attraverso l’Enasarco (che però non ha aderito ad Atlante 2). Ad assicurare comunque l’avvio del fondo per Mps saranno banche e assicurazioni, oltre alla Cdp, raggiungendo l’obiettivo di 1,7 miliardi.

E chissà che pena per un altro turbo liberista, Francesco Giavazzi, che ha sempre biasimato operazioni di sistema, conflitti di interessi più o meno celati e salottini vari finanziari, come Penati, nell’apprendere che Mediobanca, advisor con Jp Morgan del piano per Mps, è pronta a partecipare al fondo Atlante 2. Conflittino di interesse? Un piede in due staffe?

“Siamo disponibili a valutare un intervento in Atlante 2, ma questo deve essere legato alla risoluzione del problema di Montepaschi”, ha detto Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca. Ha chiosato Laura Serafini del Sole 24 Ore: “È singolare che Nagel metta come condizione la capacità della soluzione annunciata la scorsa settimana di essere risolutiva dei problemi di Mps: Mediobanca, infatti, è una delle banche del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale da 5 miliardi della banca senese. Se non lo sanno loro se l’intervento annunciato a fine luglio sul Monte è risolutivo, viene da chiedersi, chi altro dovrebbe saperlo?”.

Materia succulenta per gli editorialisti Giavazzi e Penati. Ma forse ora sono in altre faccende affaccendati.


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