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Vi racconto i tic della subcultura di sinistra sulla poligamia

lode, alfano, voto

Se tutto è diritto civile, nei rapporti di coppia lo è anche la poligamia? Avevo posto questo quesito in base alla richiesta, non peregrina, di un leader islamico moderato italiano. Ho avuto risposte idiote di imbecilli che, pur di difendere i “matrimoni gay”, sono arrivati a difendere la poligamia in ragione del multiculturalismo, del consenso adulto dei poligami e del diritto di ognuno a perseguire le proprie usanze e consuetudini sessuali. Un’evidente stupidità.

Nei paesi liberali è diritto ciò che viene riconosciuto dalla nostre Costituzioni e dalle nostre leggi. La poligamia non è riconosciuta da alcun ordinamento democratico, perché fondata sulla disparità dei sessi, il che la rende un’usanza barbarica e primitiva.

Potevano rispondermi, gli islamofili accecati, che il mio riferimento al matrimonio omosessuale, un rapporto di coppia, non è comparabile alla poligamia, che a sua volta rapporto di coppia non è (e, dunque, intrinsecamente, non paritario). Questa sarebbe stata una risposta intelligente, ma non ci sono arrivati. Invece, si sono messi a graffiare gli specchi e a difendere persino la poligamia in nome del malinteso multiculturalismo e dei “diritti civili”, il nuovo mantra idiota di una sinistra che non ha più identità e valori e ne ricerca dei surrogati.

Luigi Manconi è un campione della cultura dei “diritti civili” sopra ogni cosa. Io non concordo quasi mai con lui. Ma questo articolo sulla poligamia è una lezione per certi sinistri: non tutto è diritto. Le usanze tipiche dell’Islam possono coprire barbarie, così come il pappagallismo di una certa subcultura di sinistra sui diritti civili può portare ad aberrazioni.


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