Washington DC – “Sono sicuramente alcune delle questioni più rilevanti che ci siano in questo momento” e l’ambasciatore Armando Varricchio vuole che l’Italia non manchi al tavolo di discussione della Georgetown University, dove due giorni fa si è parlato di energia e innovazione, grazie alla collaborazione e alla ricerca portata avanti dalla storica università della capitale americana, in collaborazione con L’Eni. “L’innovazione energetica è un argomento fondamentale dell’agenda globale. Non ha un impatto solo sul dipartimento in questione, ma va oltre – spiega Varricchio – Rappresenta una priorità dell’Italia, il percorso tramite cui attuare la riforma del nostro Paese. Ricerca e sviluppo sono cruciali”.
Ambasciatore, che peso ha l’Italia in questo progetto di ricerca?
Oggi, sono particolarmente felice di essere qui, perché è un evento che coniuga tre componenti: l’università, l’impegno di lunga data del segretario dell’energia americano, Ernest Moniz, e l’Italia. Noi vogliamo mettere al centro del G7 dell’anno prossimo proprio questo tema, guardando alla sicurezza energetica e agli investimenti nel settore delle rinnovabili, la nuova economia che sta creando tante opportunità. Tematiche fondamentali per i giovani, ecco perché è naturale essere qui, all’interno di questo ateneo.
Ha iniziato il suo mandato da pochi mesi. Quali sono le sue priorità?
Sicuramente quella di raccogliere la sfida di questa nuova amministrazione. Si aprono scenari nuovi per l’Italia. È una grande opportunità per confermare la centralità dei rapporti tra i due Paesi. Abbiamo avuto, due mesi fa, la visita del nostro Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha rappresentato in qualche modo la chiusura di un ciclo. Ora si tratta di iniziare una nuova stagione.
L’Italia continuerà questo tipo di partnership con la Georgetown?
Questo non è un evento unico, ma si colloca in un ciclo di iniziative promosse tra l’altro dall’istituto di italianistica. È la dimostrazione che vogliamo essere presenti qui, in questa istituzione, con il nostro Paese.
GLI ALTRI ARTICOLI SUL SEMINARIO: