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Maria Elena Boschi ed Elettra

“Il lutto si addice ad Elettra  (Mourning Becomes Electra)’’ è il titolo di una trilogia teatrale scritta dal drammaturgo statunitense Eugene Gladstone O’Neill (Oona la quarta moglie sedicenne di Charlie Chaplin era sua figlia), messa in scena per la prima volta nel 1931 riproponeva la tragedia di Agamennone e della sua famiglia, nel contesto della Guerra civile americana. Donna di grande cultura, non solo giuridica, l’opera di O’Neill ha tanto colpito Maria Elena Boschi da indurla a presentarsi, nell’aula di un Senato redivivo, in gramaglie. Ogni persona che sconta i propri lutti merita rispetto e comprensione. Ma la legge Boschi finisce nel ripostiglio degli oggetti dismessi tra il tripudio della maggioranza degli italiani. Non fiori, ma opere di bene.

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Se, finalmente, si prestasse maggiore attenzione ai regolamenti parlamentari si scoprirebbe che stanno li, e non nel bicameralismo paritario, i maggiori difetti del processo legislativo. Vorrei sentire in proposito l’opinione di tanti costituzionalisti o docenti di diritto parlamentare (una materia inventata per assegnare una cattedra). Il Senato delle Autonomie non sarebbe stato altrettanto rapido nel varare in via definitiva, e in anticipo, la legge di bilancio.

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Si continua a non voler capire le ragioni del trionfo del No nel referendum dl 4 dicembre. Eppure sono persino piuttosto banali. Gli italiani si sono fidati di più della loro Costituzione (e di quelli che ne furono i Padri), piuttosto che del pasticcio su cui sono stati chiamati a votare e degli apprendisti stregoni che ne hanno redatto il testo.

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Dialogo nei Campi Elisi

Meuccio Ruini a Piero Calamandrei: “Rimetti pure la Costituzione al suo posto e getta nel cestino la legge Boschi. Gli italiani non ci hanno ancora licenziati. Se li incontri rassicura anche De Gasperi, Togliatti e Nenni. A quest’ora stanno cercando il quarto per il tresette. Erano molto preoccupati’’.

Piero Calamandrei: ‘’Mi dispiace perché la figuraccia l’hanno fatto due toscani come me…’’.

Meuccio Ruini: ‘’Non tutti i toscani riescono col buco….’’.

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