“Abolizione del passaggio di proprietà autovettura” e “Divieto di chiamate commerciali su numero privato”. Sono queste le nuove proposte di legge votate il 23 marzo su Rousseau dalla base del Movimento 5 stelle. Come sempre, solo le prime due più votate saranno prese in carico dai parlamentari e trasformate in proposte di legge in Parlamento. Quella che si è svolta giovedì scorso è la settima votazione nella sezione “Lex Iscritti” di Rousseau, e le proposte scelte fino ad ora sono 14.
ABOLIZIONE PASSAGGIO DI PROPRIETÀ
“Proporre a livello legislativo la possibilità di non pagare più la tassa sull’acquisto dell’auto, mediante la registrazione e intestazione nominativa delle targhe automobilistiche”. È di Antonello Clivio, disoccupato di 42 anni di Scafa (Pescara), la proposta di legge più votata su Rousseau, la piattaforma partecipativa ideata da Roberto Casaleggio per interrogare la base del Movimento 5 Stelle. 2562 preferenze hanno fatto prevalere la proposta di abolizione del passaggio di proprietà delle automobili, una “operazione che avviene da diversi anni con i motoveicoli in Italia”, scrive il proponente, secondo cui si potrebbe creare la “possibilità di possedere una targa intestata e quindi applicabile sul mezzo che si andrà ad acquistare” eliminando così la tassa che oggi grava su chi intende acquistare una autovettura.
DIVIETO DI CHIAMATE COMMERCIALI
La seconda proposta di legge riguarda invece le chiamate commerciali ai numeri privati. Alessio Marini, romano, impiegato di 32 anni, spiega che si dovrebbe inibire la possibilità per gli operatori di “effettuare chiamate commerciali” se non su “opzione di ricontatto da sito web (o applicazione) per un tempo limite di una settimana”. “Ricevo almeno 3 chiamate a settimana quasi sempre dagli stessi operatori che ignorano la mia richiesta di cancellazione – si legge nella scheda della proposta di legge pubblicata su Rousseau – . Serve una normativa che non dia discrezione e multi pesantemente quelle attività commerciali non in regola”. Al momento, ricorda Marini, esiste il registro pubblico delle opposizioni (d.P.R. 178/2010) “che però non risolve il problema”.
LE ALTRE PROPOSTE DI LEGGE
Attraverso la sezione Lex Iscritti, attivata sulla piattaforma Rousseau la scorsa estate, i cittadini hanno potuto presentare le loro proposte di legge da far votare agli altri iscritti al Movimento. Fino ad oggi le votazioni sono state sette, compresa l’ultima tornata del 23 marzo, e in totale sono state selezionale 14 proposte. Nella prima votazione, sono state scelte la proposta di introduzione del vincolo di mandato e la riapertura delle case chiuse, la proposta di agevolazioni sull’Iva dei prodotti italiani e l’abolizione della doppia pensione per i sindacalisti nella seconda votazione, l’introduzione dell’educazione civica e alimentare nelle scuole e la proposta di referendum sui trattati internazionali (terza votazione). Nella quarta votazione sono invece emerse le proposte per l’obbligo di elargizione del Tfr entro 90 giorni ai licenziati e l’introduzione di una carta per il gioco (per contrastare il gioco d’azzardo), mentre la quinta votazione ha visto prevalere le proposte sulla sostituzione delle pene detentive con lavori socialmente utili e la proposta di eliminazione di sussidi o pensioni a chi commette reati di mafia, terrorismo e spaccio. Nella sesta votazione, a prevalere sono state la proposta di introduzione del Reddito di dignità (da non confondere col reddito di cittadinanza) e la proposta di decadenza dei parlamentari per assenza reiterata (qui tutti i dettagli).
LE PAROLE DI DAVIDE CASALEGGIO
Grazie a Rousseau e al sistema “Lex” (che comprende Lex Iscritti, Lex Parlamento e Lex Europa) il Movimento 5 Stelle sta discutendo un totale di 250 proposte di legge “con oltre 80.000 emendamenti e suggerimenti”, ha scritto Davide Casaleggio, che spiega il senso di questo strumento: “un sistema bottom-up in cui i cittadini possano proporre direttamente leggi che verranno portate in Parlamento. I proponenti – si legge su un post pubblicato sul sito Il blog delle stelle – scrivono le loro proposte e i membri del MoVimento votano quelle da portare in Parlamento. Il proponente è poi invitato il Parlamento e i membri eletti del MoVimento 5 Stelle in Parlamento lo aiutano a definire e plasmare la proposta”. Un sistema rivoluzionario, scrive Casaleggio, che ha permesso e permette al Movimento di far partecipare la base in modo diretto.