L’attentato del 20 aprile a Parigi è diverso, almeno nella rivendicazione di Amaq che, rispetto alle precedenti è stata: 1) rapidissima e prossima all’evento; 2) precisa dando il nome dell’attaccante, tal Abu Yusuf al-Beljiki; 3) differisce significativamente da quelle riguardanti i lupi solitari.
Su questo (e altro) si dovrà riflettere per capire se è stata avviata una strategia e una organizzazione generale diversa degli attacchi o se sia una modalità specifica diretta a impattare sulle lezioni francesi.
Si può aggiungere che il fatto che abbiano specificato Abu Yusuf al-Beljiki, cioè Abu Yusuf il Belga, denota il nome come nome di guerra. Già questo pone Abu in un contesto diverso. Ulteriormente evidenziato dal fatto che già nel 2001 (ricordatevi che non c’era ancora Daesh… ma chi?) era stato condannato perché aveva tentato di colpire con arma due poliziotti.
Inoltre un Abu Yussuf al Baljiki è presente in uno dei documenti rilasciati da Zaman al-Wasl (leaks Journal) riguardanti la schedatura dei combattenti.