C’è stata nei giorni scorsi un’aspra polemica tra Mons. Nunzio Galantino, segretario della CEI, e Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, a proposito delle due interviste rilasciate dal capo del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo al quotidiano dei Vescovi e l’altra dello stesso direttore di Avvenire al Corsera, per spiegare i motivi dell’apertura di credito al capo del M5S.
La disapprovazione di Mons. Nunzio Galantino, appena venuto a conoscenza delle due conversazioni, è stata netta e categorica. Esporre Avvenire, giornale della Commissione Episcopale Italiana, è stato ritenuto del tutto inopportuno dal segretario della CEI, visti anche i contenuti richiamati da Grillo, non proprio in linea con la dottrina della Chiesa Cattolica.
Mons. Galantino dal punto di vista formale è nel giusto, ma nella sostanza non vede la confusione, per non dire l’anarchia, che esiste nel laicato cattolico e nel movimento politico dei cattolici, dove alcune sigle, talvolta in contrasto tra loro, si esprimono a nome di tutti, senza averne titolo, ma per acquisire benemerenze dal mondo della politica. È successo nelle ultime elezioni politiche del 2013, quando una nutrita pattuglia di esponenti di varie organizzazioni di laici cattolici è stata cooptata da alcuni partiti, per ottenere voti. Si diceva che erano candidati che rappresentavano il mondo cattolico, ma i cattolici italiani manco li conoscevano.
Infatti, hanno lavorato solo per sé stessi, e rappresentato così bene gli interessi dei cattolici che alla fine il “biotestamento” è stato approvato alla Camera senza colpo ferire, il silenzio dei parlamentari cd cattolici si è sentito forte. È accaduto lo stesso con le Unioni di Fatto o Civili come dir si voglia, con la “buona scuola” e col taglio dei fondi alle scuole cattoliche, col Jobs Act, e si potrebbe continuare. Mons. Galantino ha avvertito giustamente il disagio per l’endorsement di Avvenire al M5S, non proprio vicino alle posizioni cattoliche, ma nulla ha obiettato nei confronti di quei parlamentari, che pur dichiarandosi cattolici mostrano tantissima timidezza nell’esprimere le loro idee.
Non a caso è la prima volta nella storia del Parlamento italiano che manca un gruppo parlamentare di ispirazione cristiana. Non vi è una linea, diciamo così, prepolitica dei vescovi che illumini le coscienze dei laici nell’agire politico. Attaccare pertanto Marco Tarquino perché ha fatto parlare Grillo dalle pagine di Avvenire mi sembra eccessivo. La frammentazione, forse atomizzazione, in ambito cattolico sta procurando solo confusione e incomprensioni mentre, come dice senza equivoci Benedetto XVI bisogna: “Contro i radicalismi sviluppare una concezione convincente dello Stato”.
Benedetto XVI, alla notizia che in Polonia i vescovi e il presidente Andrzej Duda hanno organizzato un Simposio in occasione del suo 90° compleanno, dal titolo: “Il concetto di Stato nella prospettiva dell’insegnamento del cardinal Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”, ha inviato un messaggio ai partecipanti, in cui afferma: “Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello Stato (ateismo e islamismo) e il sorgere di uno Stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici, conduce il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello Stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle”.
Papa Benedetto indica una chiara traccia di impegno che va assolutamente seguita e portata a termine, per il bene dell’Italia e del Vecchio Continente. Mons. Galantino e Marco Tarquinio, lasciando perdere le polemiche e chiamando piuttosto i cattolici ad approfondire la cultura, che riguarda la storia dell’organizzazione dello Stato democratico nei secoli XIX e XX, renderanno un nobile servizio alla causa della difesa della pace, della libertà e della democrazia. Il M5S se vorrà potrà attingere alla cultura del cattolicesimo popolare, per rafforzare le proprie impostazioni programmatiche sulla partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti alla vita delle istituzioni. I cattolici in politica ritornino a fare i cattolici in politica.