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Giacomo Dalla Torre, chi è (e cosa farà) il Luogotenente dei Cavalieri di Malta

Una soluzione interlocutoria. Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto è stato eletto questa mattina dal Consiglio Compito di Stato dell’Ordine dei Cavalieri di Malta Luogotenente generale dell’Ordine.

LA BIOGRAFIA

Romano, classe 1944, si è laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Roma, con specializzazione in Archeologia cristiana e Storia dell’arte, ha ricoperto ruoli accademici nella Pontificia Università Urbaniana, insegnando Greco classico. È stato inoltre responsabile della Biblioteca e Archivista per importanti collezioni dell’Università. Ha pubblicato saggi e articoli sulla storia dell’arte medievale. Le note pubblicate sul sito dell’Ordine dicono che è entrato a far parte del Sovrano Ordine di Malta nel 1985, pronunciando i voti solenni nel 1993. Dal 1994 al 1999 è stato Gran Priore di Lombardia e Venezia e dal 1999 al 2004 membro del Sovrano Consiglio. Il Capitolo Generale del 2004 lo ha eletto Gran Commendatore dell’Ordine e alla morte del 78° Gran Maestro Fra’ Andrew Bertie è stato il Luogotenente interinale. Dal 2008 Fra’ Giacomo Dalla Torre ricopriva la carica di Gran Priore di Roma.

(TUTTE LE FOTO DI DALLA TORRE. LA GALLERY)

LA FAMIGLIA DALLA TORRE

I Dalla Torre sono una famiglia di stretta fedeltà alla Santa Sede da sempre: Giuseppe, il fratello di Giacomo, è presidente del Tribunale Vaticano che si è occupato del caso Vatileaks; il loro nonno ha diretto l’Osservatore Romano. Il nuovo Luogotenente è una figura mediana e fedele a Francesco che permetterà quindi quelle riforme che la Santa Sede auspica. È una figura capace di unire, molto attenta ai poveri e ai deboli, dalla spiritualità vicina a quella di Jorge Mario Bergoglio. In questo modo si è superata la spaccatura tra le fazioni “tedesca” (Boeselager) e “italiana” (Festing e altri). In ballo c’era la gestione di 120 milioni di euro ricevuti in eredità di recente, ma anche la vendita di palazzi all’interno del nostro Paese. L’elezione di un candidato dell’una e dell’altra parte, specie se a Gran Maestro (carica a vita), avrebbe spaccato l’ordine. La scelta di “tirare il fiato” con la nomina del Luogotenente Dalla Torre permetterà all’Ordine di avere un anno di tempo per riformarsi e appianare eventuali divergenze di vedute.

LA CARICA

La sua carica, che gli attribuisce i poteri e le attribuzioni del Gran Maestro dell’Ordine, ha però una durata di appena un anno. Una soluzione intelocutoria, come si diceva, che permette all’Ordine di riprendersi dopo gli ultimi, difficili, sei mesi passati dalla cacciata del Gran Cancelliere Albrecht Freiherr von Boeselager ad opera dell’ex Gran Maestro Fra’ Matthew Festing e il suo successivo reintegro per l’intervento della Santa Sede (e “dimissionamento” di Festing) (qui i recenti approfondimenti di Formiche.net).

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LE TENSIONI

C’è da dire che il clima precedente l’elezione era stato un po’ teso. Festing, invitato dal delegato papale monsignor Angelo Becciu (che a sua volta è il numero due della Curia) a non presentarsi alle elezioni per votare, richiesta fatta “in spirito d’obbedienza”, era arrivato invece a Roma, come ha scritto Andrea Mainardi per Formiche.net. E malgrado la stessa Reuters avesse parlato di un’elezione nella quale sarebbe potuto succedere di tutto, le cose sono invece andate in modo abbastanza liscio per la situazione che l’Ordine sta vivendo.

LA LETTERA DEL PAPA

E infatti. Prima delle votazioni il Papa ha inviato una lettera nella quale ha fatto sentire la sua voce. Dettando per altro un preciso programma operativo, eccolo:

Voi state iniziando un significativo cammino di rinnovamento spirituale in spirito di fedeltà alla vostra tradizione e con attenzione ai segni dei tempi ed ai bisogni del mondo, nella testimonianza della Fede e nel servizio ai poveri.

Alla Persona che voi sceglierete come guida dell’Ordine in questo momento di transizione, sarà affidato il compito di mettere in atto le iniziative più opportune per studiare e proporre le riforme necessarie, che eventualmente saranno valutate da un Capitolo Generale Straordinario.

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IL CASO BURKE

Non è tutto: il Papa ha anche tolto a Raymond Leo Burke il compito di ricevere il giuramento del neo eletto. La Costituzione melitense, infatti, impone che sia il Cardinale Patrono, simbolo e strumento del legame tra l’Ordine e la Santa Sede, a compiere tale atto. Non più:

Facendo seguito a quanto già avevo stabilito lo scorso 2 febbraio nell’affidargli l’incarico di mio Delegato Speciale presso codesto benemerito Ordine, designo S.E. Mons. Giovanni Angelo Becciu a ricevere il giuramento del nuovo eletto, derogando per quanto necessario agli artt. 14 e 17 parag. 5 della Carta Costituzionale.

I PRIMI IMPEGNI DEL LUOGOTENENTE

Il primo impegno ufficiale del Luogotenente del Gran Maestro – informa il sito dei Cavalieri di Malta – sarà il 59° Pellegrinaggio internazionale dell’Ordine di Malta a Lourdes, che si terrà dal 5 al 9 maggio. Ogni anno oltre 7.000 membri e volontari provenienti da tutto il mondo partecipano al pellegrinaggio, assistendo circa 1.500 pellegrini malati e disabili. Il pellegrinaggio a Lourdes rappresenta uno dei momenti più significativi della vita spirituale dei membri e dei volontari dell’Ordine.

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