Qualche goccia di Fausto Bertinotti, una spruzzata di Domenico De Masi, una buona dose di sindacalismo di base, ingredienti della prima Forza Italia e un salutare smart working. Ecco in estrema sintesi il cocktail politico che si celerà nel programma sul lavoro che il Movimento 5 Stelle sta per presentare e su cui la base pentastellata potrà votare su Rousseau, dopo che sono stati approntati i programmi su energia ed esteri.
“Lavorare meno per lavorare tutti?”, si chiedono i tre parlamentari grillini autori del post pubblicato oggi sul blog di Beppe Grillo in cui annunciano che presto saranno messe in votazione le proposte del programma Lavoro del Movimento. Alla domanda, i pentastellati rispondono “Sì”. E con quali strumenti? Saranno indicati a breve.
Non guarda solo al passato o alle 35 ore di bertinottiana memoria il piano in fieri dei Pentastellati. Certo nel post si rintracciano visioni e tesi alla De Masi, il sociologo che sta collaborando con il Movimento proprio su questi temi e che è stato uno dei relatori della convention di Davide Casaleggio a Ivrea. Ma nei primi accenni del piano si enfatizza il ruolo dello smart working che sarà con tutta probabilità agevolato e incentivato secondo i grillini.
Nel post si accenna anche a “forme nuove di democrazia e partecipazione sui luoghi di produzione”. Uno dei cavalli di battaglia storici della Cisl. Ma per le confederazioni è in arrivo una pessima notizia dai Cinque Stelle. I grillini, infatti, puntano a tagliare – si legge – “i vecchi privilegi e le incrostazioni di potere del sindacato tradizionale” (tesi della prima Forza Italia). Poi, una frase significativa: “La presenza e l’incidenza del lavoratore nella governance della propria impresa, per il Movimento 5 stelle, va disintermediata”. Si vedranno i dettagli a breve.
Idem sul fronte delle pensioni e della legge Fornero. Per il momento, i Pentastellati si limitano a una domanda: “Come modificare i parametri di uscita dal lavoro per ringiovanire le imprese in cerca di competitività e la pubblica amministrazione in cerca di efficienza?”. In settimana, le proposte punto per punto.
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ECCO IL POST COMPLETO CHE SI LEGGE SUL BLOG DI BEPPE GRILLO
Oggi e per tutta la settimana discuteremo alcune proposte del Programma Lavoro del MoVimento 5 Stelle. La settimana successiva ci saranno le votazioni.
di Claudio Comunardi, Tiziana Caprini e Nunzia Catalfo
Mentre i partiti si guardano l’ombelico, il m5s guarda al futuro del mondo del lavoro e ai rapidi mutamenti che sta conoscendo. Capire e prevedere per deliberare. Per scegliere al meglio.
Robotizzazione, digitalizzazione, avvento dell’economia dei beni immateriali: bisogna ripensare il rapporto tra tempo di vita e tempo di lavoro.
Lavorare meno per lavorare tutti?
Si’, ma come, con quali strumenti? Bisogna svincolare il concetto di produttivita’ dal totem del cartellino. Da tempo il m5s riflette sul principio dello smart working e ora chiediamo ai cittadini cosa ne pensano e come dovremo orientare la nostra possibile azione di governo.
Difendere il lavoratore significa anche promuovere forme nuove di democrazia e partecipazione sui luoghi di produzione, tagliando al tempo stesso i vecchi privilegi e le incrostazioni di potere del sindacato tradizionale.
La presenza e l’incidenza del lavoratore nella governance della propria impresa, per il movimento 5 stelle, va disintermediata.
Infine c’è il tema delle pensioni, delle tutele per le professioni gravose, dei cosiddetti “precoci” e soprattutto la grande questione della flessibilita’ in uscita. La riforma Fornero ha inchiodato al lavoro molti, troppi anziani, mentre due generazioni di ragazzi preferiscono ormai migrare all’estero pur di non essere sottopagati o marcire in casa, sul divano di mamma e papa’.
Come modificare i parametri di uscita dal lavoro per ringiovanire le imprese in cerca di competitività e la pubblica amministrazione in cerca di efficienza?
Ecco su cosa vi chiediamo di esprimervi. Riprendete in mano il Paese.
Approfondite e votate!