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Ecco la nuova strategia militare di Donald Trump in Afghanistan

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di dare il via libera al segretario alla Difesa John Mattis per rafforzare il contingente americano in Afghanistan. Da quanto si legge sul New York Times, la notizia è stata confermata da un funzionario dell’amministrazione americana. Il numero preciso di soldati americani che andranno sul territorio afghano è ancora da determinare e sarà una decisione del capo del Pentagono.

5MILA NUOVI SOLDATI AMERICANI CONTRO I TALEBANI

Secondo la Cbs, ci sono alcune ipotesi: il numero potrebbe variare tra 3.000 e 5.000 soldati in più, che si aggiungerebbero agli 8.400 che sono già presenti nel Paese. La segreteria per la Difesa americana non ha voluto commentare l’informazione.

IL BILANCIO DELLE TRUPPE USA 

Attualmente in Afghanistan ci sono 8.400 militari. A gennaio del 2017, il Pentagono chiese l’invio di 3.000 nuovi soldati per l’addestramento e l’assistenza, ma la richiesta è rimasta sospesa per la revisione generale della politica americana in Afghanistan.

Gli Stati Uniti hanno pianificato un’offensiva per sconfiggere lo Stato Islamico in Afghanistan entro la fine del 2017. Tuttavia, i capi militari americani nella regione reclamano da diversi mesi un rafforzamento dei soldati Nato. In un intervento al Congresso martedì, Mattis ha detto che gli Stati Uniti sono attualmente in una posizione di svantaggio in Afghanistan: “Noi non stiamo vincendo. Cambieremo questa cosa il prima possibile”. Lo scorso sabato tre soldati americani sono morti e uno è rimasto ferito durante un’offensiva contro i talebani a Nangarhar, nell’est dell’Afghanistan.

IL CONTROLLO DEL PAESE

Secondo Luke Coffey, analista del think tank americano The Heritage Foundation, gli Stati Uniti sono riusciti a fare passi avanti contro i talebani nel Paese. “Oggi, secondo l’ispettore speciale per la ricostruzione dell’Afghanistan e il rapporto più recente del Congresso americano, i talebani controllano 11 su 407 distretti del Paese, che rappresenta il 9 per cento della popolazione. Il 66 per cento della popolazione afghana vive sotto il controllo o l’influenza del governo locale. Il resto, il 25 per cento della popolazione, vive in zone controverse”.

In un articolo pubblicato sul quotidiano Daily Signal, Helle Dale, analista della Heritage Foundation ed ex giornalista del Washington Times, ha scritto che in queste ore “il mondo deve fare i conti con le conseguenze della pessima decisione di ritirare le truppe dall’Irak […] gli Stati Uniti devono restare in Afghanistan. È nell’interesse americano rispettare l’impegno di negare ai talebani, Al Qaeda e Isis, la possibilità di contare di nuovo con un santuario in quel Paese”.



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