In vista del ritorno sui mercati azionari, come simbolo di una normalità finanziaria ritrovata, la Grecia si sta posizionando con sempre maggiore peso anche sullo scacchiere internazionale del mercato dell’energia. Il paese ellenico, infatti, è sempre di più al crocevia di una serie di operazioni a carattere infrastrutturale. Come si legge in un recente studio dell’Oxford Institute for Energy Studies, la prime di queste riguarda la creazione di un hub balcanico-mediterraneo dell’energia. Passaggio fondamentale è il completamento dell’interconnettore del gas con la Bulgaria, l’Icgb.
Il progetto è finanziato dalla Commissione europea che ha già stanziato 45 milioni, mentre il governo di Sofia ha confermato le garanzie per la fornitura di 110 milioni di euro nei prossimi bilanci nazionali. Proprio un pezzo della credibilità che il governo Tsipras ha progressivamente riottenuto da Bruxelles è dipesa in questi mesi dal suo attivismo in campo energetico. Atene è, infatti, al centro di una contesa tra la Russia – che la ritiene un pezzo importante per la sua strategia legata alla creazione di un corridoio energetico meridionale – e gli Usa, che hanno, al contrario, cercato di strappare la Grecia dall’orbita di Mosca. In una recente intervista al quotidiano greco Kathimerini: “La scoperta di ingenti riserve di gas naturale a Cipro, in Israele ed Egitto, e la potenziale scoperta di nuovi giacimenti in Grecia e Libano può portare sviluppo economico in questi paesi ma anche rafforzare la sicurezza nel Mediterraneo orientale. Biden ha inoltre rivendicato il successo della precedente amministrazione Usa, guidata da Barack Obama, nell’evitare il fallimento economico della Grecia, scenario che avrebbe avuto “conseguenze molto serie e di lungo termine” per il paese e per il resto dell’Europa.
Dal canto suo, il Cremlino conta molto sull’appoggio del governo greco per realizzare i suoi piani sulla rotta a Sud attraverso la realizzazione del progetto del Poseidon/Itgi, il tubo che dovrebbe rappresentare la nuova rotta meridionale per le forniture di gas russo dalla Russia all’Europa, con un tracciato che attraverserà la Turchia e la Grecia, per arrivare in Italia. Il presidente del consorzio Poseidon è proprio un greco, Theodoros Kitsakos, che è anche amministratore delegato della Depa, la compagnia ellenica nazionale del trasporto del gas. Ma le ambizioni di Atene in questo campo non si fermano solo alle fonti fossili. Il governo di Tsipras sta spingendo anche sulle rinnovabili ed è per questo motivo che ha consentito al consolidamento in terra greca di Enel. La società italiana, infatti, attraverso la controllata greca per le energie rinnovabili Enel Green Power Hellas, ha avviato la costruzione del parco eolico di Kafireas, nella parte meridionale dell’isola greca di Evia, nel comune di Karistos. Una volta completata, la nuova struttura avrà una capacità totale installata di 154 Megawatt e sarà il più grande parco eolico del paese.