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Zapad 2017, tutte le baruffe sul wargame russo in Bielorussia

Martedì 22 agosto è iniziato il trasferimento verso il poligono militare di Barysaŭ dei mezzi che parteciperanno alle esercitazioni congiunte tra Russia e Bielorussia. Mosca invierà (ufficialmente) 2500 uomini e cinquecento veicoli, spiega la Tass: i wargames inizieranno il 14 settembre, dureranno una settimana, e prevedono il coinvolgimento di 12mila settecento unità, di cui, sempre secondo l’agenzia statale russa, 10.200 bielorussi. Il nome alle manovre militari è Zapad, Occidente.

L’INVITO AGLI OSSERVATORI ESTERNI

Come tutela e segnale di trasparenza, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha invitato varie delegazioni esterne di alcuni paesi e delle più importanti organizzazioni per il monitoraggio militare in rispetto agli accordi di Vienna del 2011. Già il 13 luglio i membri russi del gruppo di contatto Mosca-Nato avevano informato la controparte su diversi dettagli delle manovre – il giorno prima è stato ragguagliato anche l’Osce –, ma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha chiesto maggiore trasparenza, perché, dice, c’è ragione di credere che “vi prenderà parte un numero maggiore di soldati rispetto a quello dichiarato”.

LE PREOCCUPAZIONI 

Non è tanto la contabilità spicciola a preoccupare l’Alleanza, ma la possibilità non remota che i soldati russi restino in Bielorussia come contingente fisso ospitato da un paese amico. I governi degli Stati confinanti, Polonia, Baltici, Ucraina, hanno anche sfruttato la situazione per inasprire la propria retorica anti-russa, accusando Mosca di voler gettare le basi per un futuro attacco contro di loro. A sostegno di questa linea c’è per esempio uno studio del Center for European Policy, che dice che queste esercitazioni hanno “uno scenario anti-occidentale” e sono spesso uno show-of-force narrativo utile per rafforzare il Cremlino e “uno strumento di coercizione” che mina la stabilità della regione. Anche per questi presupposti, certi eventi di routine, negli ultimi anni prendono molto più spazio di altre manovre simili.

I PRECENDENTI E LA DIFESA

Per esempio, Zapad 2009 si concluse con una simulazione di invasione delle Polonia come riporta l’analisi di Stratfor, e, come ha notato il sito conservatore americano National Interest, un certo genere di preoccupazione per i paesi confinanti può essere anche legata al fatto che in altre occasioni la Russia ha usato queste esercitazioni su larga scala per lanciare operazioni militari ibride reali, come in Georgia o in Ucraina. Da Mosca rispondono con una contro-narrativa, definendolo “un evento difensivo”, come l’ha chiamato Sergei Shoigu, il ministro della Difesa – “difensivo”, s’intende, da eventuali attacchi della Nato.

GIRO DI CONTATTI: L’IMPORTANZA DI MINSK

Anche sull’onda di questo scenario, la Bielorussia, alleato russo con la pretesa però di restare equidistante con l’Occidente, ha invitato gli osservatori stranieri. Minsk è un luogo importante: è là che si giocano gli accordi di pace sull’Ucraina, che sono la condizione necessaria affinché Europa e Stati Uniti ristabiliscano con la Russia rapporti normali, e aboliscano le sanzioni. Lunedì 21 agosto è volato a Minsk il rappresentate per la crisi ucraina della Casa Bianca, Kurt Volker, e là ha incontrato il suo omologo russo Vladislav Surkov con cui ha discusso dei rapporti tra Russia e Ucraina e le vie di deconflicting per l’est del paese, dove, a tre anni dalla presa della Crimea, ancora si combatte tra le province filorusse che hanno dichiarato l’indipendenza. Volker ripartendo da Minsk è passato in Lituania e arriverà oggi, 23 agosto, a Kiev, dove incontrerà il governo insieme al segretario alla difesa americano James Mattis per discutere “i passi successivi nei negoziati diplomatici per ripristinare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina” (il 6 agosto il Pentagono ha raccomandato alla Casa Bianca di dare via libera all’invio di un pacchetto di armamenti all’Ucraina che includa anche i missili anticarro Javelin, richiesti da Kiev per combattere i blindati di fabbricazione russa dei separatisti).

(Foto: Wikipedia, un momento durante Zapad 2009)

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