Arriva la prima bastonata su Ryanair, dopo il settembre nero della compagnia low-cost irlandese, che nelle settimane scorse ha annunciato lo stop a numerosi voli fino a marzo 2018, lasciando a terra oltre 400 mila passeggeri. Questa mattina, al Senato, l’Enac, l’ente di vigilanza sull’aviazione civile, è scesa in campo contro il vettore pilotato dal pirotecnico ceo Michael O’Leary, fresco tra le altre cose di addio alla corsa per l’acquisto di Alitalia.
ARRIVANO LE SANZIONI
L’annuncio di un’imminente bordata è arrivato direttamente dal presidente Enac, Vito Riggio, ascoltato di buon mattino dai senatori della commissione Lavori Pubblici. Il fatto è che Ryanair non ha messo in campo le dovute precauzioni in termini di informazioni sui voli cancellati. I passeggeri non sono stati, in altre parole, informati a dovere. “Nonostante le rassicurazioni verbali non ci sono stati adeguamenti e ciò determina l’irrogazione delle sanzioni previste”. Secondo l’Enac, che nelle scorse settimana ha incontrato le associazioni dei consumatori (qui il resoconto ufficiale) la compagnia irlandese ha solo annunciato la diffusione di informazioni pratiche sui voli annullati, salvo tuttavia tradurre il tutto nella pratica.
QUANTO DOVRA’ PAGARE RYANAIR
L’ammontare delle multe in arrivo è stato invece dettagliato dal direttore generale Alessio Quaranta. Le sanzioni potranno variare da 10 mila a 50 mila euro per singolo evento (voli cancellati, scioperi), mentre sui tempi di rimborso Quaranta ha aggiunto che per l’accredito dei rimborsi del biglietto pagato la norma prevede 7 giorni calendariali ma Ryanair “sul sito continua a riportare 7 giorni lavorativi”.
LA FUGA DEI PILOTI
Altro problema di cui si sta occupando l’Enac, la fuga dei piloti dalla compagnia low-cost, verso vettori che pagano meglio. Proprio dall’esodo sarebbe scaturito il corto circuito sui voli che ha costretto Ryanair a sopprimere migliaia di voli. Tuttavia, a chi ha subito gridato alla sicurezza di voli operati da una compagnia con pochi piloti (la paura è che si mettano alla cloche comandanti coi turni doppi dunque stanchi e stressati), Riggio ha rivolto delle rassicurazioni. “Sotto il profilo della sicurezza non c’è nulla di cui preoccuparsi, ma se Ryanair vuole continuare a crescere dovrebbe cominciare a pagare meglio i piloti”.
L’ATTACCO ALL’AUTORITA’ DEI TRASPORTI
L’ente per l’aviazione civile ha poi sferrato un duro attacco all’Autorità dei Trasporti, guidata da Andrea Camanzi (qui il focus sull’ultima). Riggio ha contestato in particolare l’esistenza di tre autorità vigilanti su un medesimo settore. “Non e’ possibile avere tre autorià, due indipendenti e una non indipendente che si occupano della
stessa questione. Dico al legislatore che un minimo di riordino andrebbe fatto” in quanto l’Autorità dei trasporti “è una mera sovrapposizione, almeno nel trasporto aereo. Io personalmente la eliminerei, ma questa non è una scelta che
tocca a me”.