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Tutte le novità in casa Leonardo-Finmeccanica dal Dubai Airshow 2017

Annunci, progetti, consegne. Non sono mancate le novità in casa Leonardo dal Dubai Airshow. Ecco tutti i dettagli sui primi due giorni della rassegna.

L’ADDESTRATORE

Occhi puntati oggi per il gruppo capitanato dall’amministratore delegato, Alessandro Profumo (nella foto) sull’addestratore avanzato M-346 FA (Fighter Attack) e le capacità per la sorveglienza di alcune delle sue piattaforme unmanned. L’M-346 FA rappresenta uno dei prodotti di punta nell’area. Il programma, fa sapere Leonardo, “ha già suscitato l’interesse di molte forze aeree”, “comprese – si apprende a Dubai – alcune di quelle che lo hanno già in linea” (l’addestratore avanzato è stato acquisito da l’Aeronautica militare italiana, da quella israeliana, dalla Polonia e da Singapore).

COSA DICE LEONARDO

Il sistema esibito a Dubai è equipaggiato con diversi sistemi d’arma, compreso il radar multimodo a scansione meccanica Grifo e diversi tipi di armamento. Con l’FA – dopo la variante AJT, Advanced Jet Trainer per l’addestramento avanzato dei piloti militari e quella doppio ruolo denominata M-346FT (Fighter Trainer) – Leonardo completa il concetto di famiglia M-346. “Il velivolo ha tutte le caratteristiche per essere non solo un eccellente addestratore avanzato, – sottolinea Leonardo – ma anche un efficiente velivolo da combattimento tattico, in grado di svolgere missioni operative con costi inferiori rispetto ai caccia di prima linea”.

LA CONSEGNA

Per quanto riguarda invece le piattaforme unmanned, Leonardo, che in statica esibisce anche l’unmanned ad ala rotante HERO, ha effettuato ieri la consegna del Falco EVO al cliente di lancio. Un Paese del Medio Oriente. Il Falco EVO, versione evoluta del sistema a pilotaggio remoto della famiglia Falco di Leonardo, è una piattaforma di sorveglianza e di acquisizione informazioni che può volare per oltre 20 ore consecutive con la capacità di imbarcare equipaggiamenti fino a 100 kg. E’ stato già selezionato da due Paesi del Medio Oriente, replicando il successo del Falco che è stato scelto da cinque clienti internazionali.

IL BRIEFING

Tra i protagonisti della giornata di ieri anche il caccia europeo Eurofighter. Al programma Leonardo partecipa, assieme ad Airbus Group e BAE systems, con una quota di circa il 19%. Durante un briefing, a cui hanno partecipato oltre ai vertici del consorzio anche i piloti delle aeronautiche che lo hanno in linea e l’aer vice marshall della Royal Air Force Jerry Mayhew, è stato sottolineato come ad oggi il programma, oggetto di continui avanzamenti capacitivi, abbia accumulato 599 ordini e 524 consegne. Il Typhoon ha otto clienti, di cui sette lo hanno già in linea.

MISSIONI NATO

Il 2017 è stato un anno molto impegnativo per il caccia che ha partecipato con successo a diverse missioni Nato di air policing e ad alcune importanti esercitazioni tra cui quella di Nellis, in Nevada, dove ha volat0 con l’F-35. “Negli Stati Uniti i due caccia hanno volato assieme – ha detto Mayhew – e hanno comunicato tra di loro”. Sia il Regno Unito che l’Italia utilizzeranno l’Eurofighter e l’F-35, rispettivamente come caccia da superiorità aerea e da attacco al suolo.

LE CONFIGURAZIONI

Sempre ieri, a Dubai, è stato inoltre fatto il punto sul programma AW609. All’Airshow l’azienda espone per la prima volta il mockup della cabina del convertiplano AW609 in versione Search & Rescue. Per il convertiplano sono allo studio tre configurazioni: VIP, SAR e EMS, tutte potenzialmente interessanti, date le caratteristiche territoriali, per l’area del Golfo. Nel 2015 l’AW609, in configurazione Search and Rescue è stato selezionato in sei esemplari (3 + 3) dal Joint Aviation Command degli Emirati Arabi. Il contratto – si apprende – sembrerebbe essere più vicino. Recentemente l’AW609, che oltre agli Emirati potrebbe suscitare nella zona l’interesse di altri utilizzatori, civili e militari, ha completato una serie di prove e per il 2019 è prevista l’entrata in servizio delle prime macchine con certificazione civile americana.

LA PRIMA GIORNATA

Nella giornata inaugurale, come scritto ieri, Leonardo ha firmato con il lessor Milestone Aviation (gruppo GE) per altri tre elicotteri AW169, che saranno utilizzati da Falcon Aviation, società di Abu Dhabi. Gli elicotteri avranno capacità multiruolo ed entreranno in servizio nel primo trimestre del 2018. Falcon Aviation è stato il primo cliente della versione offshore dell’elicottero, presente al salone emiratino. L’operatore lo ha ricevuto successivamente anche in configurazione VIP.

PARLA GUALDARONI

“Questo elicottero – ha detto a Dubai Carlo Gualdaroni, responsabile commerciale della divisione elicotteri di Leonardo – ha prestazioni e soluzioni ingegneristiche uniche sul mercato. Il programma ha finalmente raggiunto la maturità grazie ai continui miglioramenti e nelle ultime due settimane i 42 AW169 in servizio non hanno riscontrato problemi operativi”. “La macchina – ha aggiunto Gualdaroni – detiene il 70% del mercato UK nella sua categoria e sta andando bene in Italia, Svezia e Usa”.

GLI ALTRI ANNUNCI

Leonardo ha poi annunciato un contratto con l’MoD britannico per fornire agli Airbus A400M inglesi equipaggiamenti in grado di simulare minacce di tipo radar prima del decollo. La simulazione a terra permetterà di testare il corretto funzionamento della suite difensiva del velivolo da trasporto tattico. In questa giornata inaugurale, il costruttore americano Boeing si è aggiudicato un contratto da parte della compagnia aerea Emirates per 40 B787-10. La commessa ha un valore a prezzi di listino di circa 15 miliardi di dollari. Altri cinque Dreamliner andranno invece, stavolta Dash 8, ad Azerbaijan Airlines.

L’APPORTO ITALIANO

Al programma Dreamliner partecipa anche l’Italia, che con Leonardo produce a Grottaglie e a Foggia rispettivamente due sezioni di fusoliera e gli stabilizzatori orizzontali del 787, per circa il 14% della cellula. Ancora nulla invece riguardo la firma della maxi commessa per una quarantina di A380 anticipata dalla stampa tra Airbus ed Emirates. Anche a questo programma l’Italia partecipa per una quota del 5% della fusoliera del velivolo, che esce dagli stabilimenti Leonardo di Nola.

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