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Come Gentiloni e Padoan scommettono sulla lotta all’evasione fiscale

Paolo Gentiloni

La crescita economica continua, la lotta all’evasione fa aumentare i miliardi recuperati, il sommerso si riduce anche se su questo fronte il lavoro da fare è ancora molto. Il rialzo delle stime del Pil da parte dell’Istat diffuso poche ore prima ha consentito al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, di fare un punto ancora più aggiornato della situazione economica inaugurando l’anno di studi 2017-2018 della Guardia di Finanza. L’Istat prevede nel 2017 un aumento del Pil pari all’1,5 per cento, in aumento dello 0,6 rispetto all’anno scorso e ai massimi dal 2010. L’1,4 per cento è invece la previsione per il 2018. “Siamo finalmente in un contesto in cui l’economia è tornata a crescere e non è una crescita senza lavoro”, ha detto Gentiloni aggiungendo che “è molto importante che l’Istat certifichi che alla crescita corrisponde un calo della disoccupazione”.

Il presidente crede che il contrasto all’economia sporca rassicuri le famiglie, anche se su questo terreno “c’è ancora molto da fare”. “La trasparenza e la legalità sono essenziali per rendere solida la ripresa economica” e nel ringraziare la Finanza per la lotta all’evasione non ha dimenticato il contrasto ai finanziamenti illeciti a favore del terrorismo.

Anche Padoan è consapevole che c’è ancora molto da fare contro il “sommerso”. Le stime dell’Istat l’hanno quantificato in 190 miliardi, pari al 12 per cento del Pil, per il triennio 2012-2014 anche se recentemente, ha spiegato il ministro, la commissione interistituzionale sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva ha rivisto la cifra in 107,7 miliardi per quel periodo. Il lavoro della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate ha fatto recuperare l’anno scorso 6,3 miliardi di redditi non dichiarati a fini Irpef e 1,6 miliardi di base imponibile Irap non dichiarata. E’ una lotta sempre più serrata visto che rispetto al 2015 l’Iva evasa scoperta è aumentata del 10,8 per cento. Cala dello 0,6 per cento anche la propensione all’evasione fiscale, passata dal 33,5 per cento del 2014 al 32,9 del 2015. “L’efficacia della lotta all’evasione resta fondamentale per aumentare la fiducia dei cittadini”, ha commentato Padoan ricordando, tra l’altro, l’introduzione obbligatoria della fatturazione elettronica dal 2019.

Per migliorare i risultati resta fondamentale la formazione dei giovani finanzieri. Il comandante delle Fiamme gialle, generale Giorgio Toschi, ha ricordato i progetti educativi rivolti ai giovani e la recente intesa firmata con il ministero dell’Istruzione per coinvolgere gli studenti sull’importanza della prevenzione degli illeciti economico-finanziari. Numerose, inoltre, le collaborazioni internazionali per assistenza in materia fiscale in Paesi del Nord Africa, come la Libia, e nei Balcani, come l’Albania. “Lo sviluppo di una cultura di intelligence condivisa e l’apertura totale verso forme di collaborazione che garantiscano l’effettività e la rapidità dello scambio di informazioni costituiscono elementi imprescindibili alla luce della dimensione totalmente transnazionale della moderna illegalità economico-finanziaria”, ha aggiunto Toschi che ha poi presentato il calendario storico 2018 dedicato alla formazione, con tavole realizzate da militari della Finanza e fotografie storiche messe a disposizione anche da fiamme gialle in congedo.



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