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Vi spiego gli effetti politici degli impicci giudiziari di Silvio Berlusconi

Mi ero convinto che i guai giudiziari di Silvio Berlusconi fossero finiti dopo la condanna per evasione fiscale e l’esecuzione della pena. Gli effetti di quella operazione giudiziaria sono stati  significativi per il (già) Cavaliere: l’espulsione dal Senato e l’interdizione dai pubblici uffici. Ma Berlusconi ha sette vite come i gatti. Così, insieme al suo riapparire sulla scena politica, è tornata anche la giustizia ad orologeria, con la riapertura di indagini – a suo tempo archiviate – circa  il  suo ruolo come mandante degli attentati di mafia dei primi anni ’90: la più odiosa delle imputazioni subite dall’ex premier. Nei giorni precedenti, La 7, nella serie di film di Nanni Moretti, aveva mandato in onda Il caimano.  Poi dicono delle coincidenze…

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Quando uscì mi rifiutai di assistere alla proiezione del film Il caimano.  Ne ho visto dei pezzi  – la sera scorsa – in tv. Mi ha colpito una “tirata” che Nanni Moretti – nel ruolo di Berlusconi – compie in solitudine contro la sinistra che non ha mai governato ma ha sempre avuto il potere nella società, nella cultura, nel cinema, nella tv, nella magistratura e via elencando. Forse a suo tempo quelle parole dovevano essere l’espressione dell’arroganza del personaggio. Oggi è difficile non riconoscerle veritiere.

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Governo e sindacati si incontrano nella solennità di Palazzo Chigi. Non è un caso che lo facciano proprio nel giorno dei morti, visto che si apprestano a mettere una pietra tombale su di un pezzo della riforma delle pensioni del 2011.

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Il 22 novembre 1963, quando a Dallas assassinarono John F. Kennedy, avevo 22 anni, mi occupavo già di politica ed appartenevo alla generazione che era rimasta colpita dal suo memorabile discorso d’insediamento. Eravamo all’inizio degli anni ’60 e ai nostri occhi si era aperta una “nuova frontiera” dopo il freddo e il digrignare di denti del decennio precedente. Dopo Dallas fu subito chiaro che le ricostruzioni (anche quelle del Rapporto   Warren) non erano plausibili. In particolare vi fu la descrizione della traiettoria di una pallottola tanto inverosimile da apparire teleguidata. Quando Trump ha promesso che tutti i documenti relativi a quel drammatico evento saranno desecretati, mi si è accesa una speranza: quella di conoscere la verità prima di raggiungere il presidente nell’aldilà.



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