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Non solo festa. La paura europea a Capodanno

capodanno

L’Europa multiculturale si prepara alla notte di san Silvestro, ma la cura non è tanto per i menù. E se a Berlino si segnala esplicitamente che per la festa di Capodanno più grande della Germania, alla Porta di Brandeburgo, quest’anno sono previste “misure speciali“, a Londra si preferisce nascondersi dietro il mantra del pericolo di terrorismo. Tanto sempre di sicurezza si parla.

La capitale inglese per Capodanno ha incrementato la presenza delle forze dell’ordine promettendo metodi di protezione sia “palesi che segreti”, moltiplicando i punti di controllo sul posto. A Berlino, invece, hanno allestito “zone di sicurezza per le donne”. Dopo due anni in cui, il 31 dicembre, centinaia di donne sono state molestate e abusate sessualmente da bande di islamici, le autorità hanno deciso di intervenire. E’ così che le tende, in cui le donne che si sentiranno minacciate o che saranno abusate potranno nascondersi trovando psicologi a portata di mano, sono diventate il simbolo dell’integrazione 2017.

E’ certo, intanto, che la notte di Capodanno, una delle notti più attese dell’anno stia facendo sudare freddo le autorità tedesche, come quelle inglesi. E’ nella civilissima Inghilterra che, infatti, il clima del multiculturalismo si fa sempre più amaro. Da poco i corrieri per corrispondenza hanno preferito il taglio dello stipendio, piuttosto che sfidare alcune aree di Londra di notte o alle prime luci del giorno.

Sulle pagine del Guardian, a inizio mese, la Gran Bretagna veniva battezzata capitale mondiale di aggressioni con acido e coltelli. Hackney e Stoke Newington tra i quartieri segnalati dai corrieri – quelli che la deputata Diane Abbott vanta come “etnicamente diversi” e dove solo il 36% degli abitanti si definisce “britannico bianco”. E il restante 64%?

Ma nella lista delle aree ‘delicate’ c’è anche Stratford – enorme quartiere industriale classificato tra uno dei 35 centri maggiori nel Piano di Londra, in cui negli ultimi anni sono stati investiti 12,5 miliardi di sterline per la riqualificazione urbana -, e che adesso è al centro di una terribile inchiesta di abusi sessuali su minori sempre più simile a quella di Rotherham.

Quattro ragazze tra i 13 e i 15 anni hanno riferito di essere state violentate da una gang islamica dando il ‘la’ ad un giro di vite in cui finora sono state identificate almeno 30 ulteriori potenziali vittime. Gl’investigatori sono convinti che, come ormai in tutti gli altri casi di abusi diffusi nel Paese, le cifre sono destinate a lievitare: ogni mese vengono arrestati circa 420 uomini per sfruttamento sessuale di minori, e i numeri continuano a crescere.

E’ nella cornice appena disegnata, tra misure preventive per tutelare le donne dagli abusi e nuovi casi in stile Rotherham, che si inserisce una piccola inchiesta del Times. Sulle pagine di uno dei quotidiani inglesi più importanti vengono accesi i riflettori sullo stato della polizia metropolitana, la più grande forza britannica. Dopo le denunce del NSPCC – National Society for the Prevention of Cruelty to Children -, e quel che viene fuori dall’ultimo rapporto diffuso da Scoland Yard, le forze dell’ordine inglesi risultano essere caratterizzate da “profondi problemi” e “inaccettabili” insuccessi specie nella difesa dei bambini.

I casi di abusi su minori si moltiplicano, e la polizia spesso si dimostra totalmente incapace di intervenire. “Questo rapporto sembra dimostrare che gli sforzi nei confronti di minori abusati e sfruttati sono ancora insufficienti. È profondamente preoccupante che il trattamento delle indagini sulla protezione dei bambini sia peggiorato nel giro di un anno”, ha dichiarato un portavoce del NSPCC. Per il Times, addirittura il 90% dei recenti casi di protezione di minori risulta mal gestito.

Al centro del problema il rifiuto, in alcune circostanze sistematico, di riconoscere la situazione e di accettarne la “caratterizzazione”: i rapporti rilevano che ben l’84% dei membri delle gang di stupri sono asiatici e musulmani e nel mirino ci sono solo ragazze bianche. Addirittura, il commissario della Polizia metropolitana, Cressida Dick, interrogata sulla questione il 13 dicembre, ha affermato che “i casi di bande di stupratori esistono da centinaia di anni e non c’è niente di cui stupirsi o lamentarsi”.

Tra correttezza politica e paura di razzismo l’Inghilterra rischia di non sensibilizzarsi più. Adesso non resta che vedere cosa emergerà, nei prossimi mesi, dopo questa notte di Capodanno.

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