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Italia protagonista nella Giornata della Memoria a Washington

Nelle stesse ore in cui alla Farnesina si è tenuta la conferenza sulla responsabilità degli Stati, delle istituzioni e degli individui nella lotta all’antisemitismo, la diplomazia italiana a Washington ha raccolto il plauso della comunità ebraica statunitense e le attestazioni di stima dei numerosi connazionali italiani intervenuti all’evento “The Lost Music of the Holocaust”, pregevole iniziativa culturale che ha visto la partecipazione del pianista Francesco Lotoro, del musicologo presso il Museo dell’Olocausto di Washington, Bret Werb, e del professore emerito di storia ebraica all’Università di Haifa, Kenneth Stow.

L’evento, che si inserisce all’interno di un più vasto programma di appuntamenti promossi in occasione della Giornata delle Memoria dalla rete diplomatico – consolare e culturale italiana negli Stati Uniti, è stato incentrato sul lavoro del maestro Lotoro, che ha dedicato quasi trent’anni della sua vita alla ricerca e al recupero di oltre 4mila opere musicali composte dalle vittime dei campi di concentramento durante la Seconda guerra mondiale.

L’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, (nella foto), ha voluto sottolineare nel suo saluto introduttivo la profonda attenzione rivolta dal nostro Paese al tema della lotta all’antisemitismo e al razzismo: “Per l’Italia è una priorità essere in prima linea contro l’odio, le discriminazioni e l’intolleranza. Una priorità riflessa nell’azione del nostro Paese per salvare vite umane nel Mediterraneo e nel programma della presidenza OSCE 2018 che ha visto tra i primi appuntamenti la Conferenza di Roma sull’antisemitismo”.

In un clima di grande partecipazione, il maestro Lotoro ha eseguito alcuni brani della sua raccolta, raccontandone le storie insieme a Bret Werb e Kenneth Stow, entrambi studiosi e profondi conoscitori del cupo periodo storico a cavallo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.

L’iniziativa, fortemente apprezzata a Washington, è espressione limpida e pura di quel concetto di diplomazia culturale che ben rivela tutte le potenzialità del contributo italiano alla comunità internazionale.

L’invito alla memoria e alla riflessione su uno dei periodi più drammatici e bui nella storia dell’umanità rafforza il primato del nostro Paese nella lotta per preservare i valori del dialogo e del confronto, indispensabili per assicurare pace e stabilità nel complesso panorama internazionale dei nostri giorni. Il messaggio di apertura che parte dall’ambasciata d’Italia negli Stati Uniti ed è rivolto a tutti gli attori internazionali segna egregiamente la via da seguire per allontanare il rischio di cadere nuovamente nel baratro delle discriminazioni e dell’intolleranza.

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