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Parlamentarie a 5 stelle, cosa è successo e le prossime tappe

Luigi Di Maio

Si sono ormai concluse le parlamentarie del Movimento 5 Stelle. Gli iscritti alla piattaforma online e alla nuova Associazione Rousseau hanno potuto votare – con qualche difficoltà – gli esponenti che, i primi giorni di gennaio, hanno presentato le loro autocandidature. La lista dei selezionati, fanno sapere dal Movimento, è adesso in mano a dei notai e verrà presentata domenica nel corso della tre giorni “Villaggio Rousseau” che si terrà a Pescara.

NIENTE PROROGA

Era stata prevista, in caso di intoppi del sistema, una proroga del voto per la giornata di giovedì 18, ma pare non sia stata necessaria. Malgrado sia stato segnalato un sovraccarico del sistema che nel corso delle votazioni ha impedito per alcune ore la possibilità di accedere, il Movimento ha scelto di non prorogare il voto ulteriormente. Il dado è tratto, insomma, e le liste dei candidati per le prossime elezioni sono ormai quasi pronte per la presentazione ufficiale.

INTOPPI TECNICI

Ad essere stati segnalati, però, non solo intoppi tecnici relativi al sovraccarico degli utenti, ma nello specifico sulla presenza di alcune autocandidature che le persone in questione non avrebbero fatto, mentre dall’altra alcuni esponenti storici del Movimento non erano presenti tra i votabili. Se dapprincipio si era pensato a un errore tecnico, tra i militanti del Movimento si è arrivato a chiedersi in base a quali criteri si sia scelto di accettare o rifiutare alcune candidature. Così, già a poche ore dall’apertura delle votazioni, si è diffuso su Twitter l’hashtag “#annullatetutto” per chiedere nuove consultazioni online, così come già altre volte era stato richiesto.

LE CRITICHE DEGLI EX CASALEGGIO

Ad alimentare le polemiche, la pubblicazione da parte di Marco Canestrari, ex dipendente della Casaleggio e Associati (che ha scritto assieme a Nicola Biondo il libro Supernova), di una registrazione relativa proprio all’esclusione di alcuni nomi dalle autocandidature, e quindi dal voto, inviata in una chat interna al Movimento. Nell’audio, si parla dei malfunzionamenti dovuti all’incompetenza dello staff della Casaleggio e Associati e c’è la richiesta di “sospensione del voto anche alle persone che tu hai contattato per i clic”. Tuttavia, l’autenticità dell’audio non è stata confermata e non si conoscono mittente o destinatari effettivi. Non si è fatta aspettare la reazione di M5s che in una nota ha commentato: “È molto grave che la stampa pubblichi un audio anonimo, non attribuibile a nessuno, probabilmente messo in giro ad arte, senza fare alcuna verifica neanche nel merito della veridicità del contenuto. Si tratta di un atteggiamento irresponsabile e deontologicamente inaccettabile”.

NO COMMENT DAL MOVIMENTO

Nessun annullamento delle consultazioni, però, all’orizzonte, forse arriveranno i ricorsi degli esclusi alle consultazioni, ma il calendario del Movimento sembra procedere come si era stabilito. A Pescara – dove si vocifera potrebbe andare anche Beppe Grillo – si sveleranno i candidati alle liste pentastellate e potrebbero essere presenti molti degli esclusi. Non sarà un fine settimana facile, quindi, ma per il Movimento 5 Stelle sarà un nuovo punto di svolta: la realizzazione di quella che sul blog di Grillo viene definita “una prova di democrazia diretta online che non ha eguali per dimensione e importanza in tutto il mondo”.



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