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Come (e perché) gli hacker di Anonymous sono tornati a colpire la Lega di Salvini

Salvini

Gli hacker italiani di Anonymous tornano a colpire, stavolta in piena campagna elettorale. L’obiettivo, in questo caso, è il leader della Lega, Matteo Salvini.

IL MESSAGGIO

Per rivendicare l’attacco, il gruppo di hacktivisti ha pubblicato sul suo blog una foto del leader della Lega, ‘camuffato’ da maiale, con la bandiera di Casapound e una croce celtica, aggiungendo il seguente messaggio: “Salvini, vuoi diventare il premier della Nazione ma a causa della tua incompetenza, nemmeno gli iscritti al tuo blog possono stare tranquilli. La vostra politica – prosegue il testo – è fallimentare sotto ogni punto di vista, avete rubato puntando su menzogne e dimostrandovi peggiori di quelli che dovevate sostituire e per questo motivo abbiamo deciso di rendere pubbliche più di 70mila email dei tuoi iscritti e non solo, anche email personali”. Ciò, si legge ancora, “perché voi capiate che la sicurezza alla quale dovete fare attenzione non è solo sulle strade, ma anche in rete, e la guerra ora si combatte su fronti molto più subdoli”.
“Noi siamo vigili, noi non dimentichiamo la storia”, conclude il post, “e vi staremo col fiato sul collo ogni qualvolta voi continuerete con la vostra malafede. Avete voluto usare la rete, senza nemmeno comprendere cosa fosse, ma tutti i nodi prima o poi vengono al pettine e noi siamo qui ad aspettarvi”.

Salvini_Anonymous

I PRECEDENTI

Nelle scorse settimane il collettivo aveva già attaccato il Pd di Firenze e la stessa Lega. Nella notte tra l’8 e il 9 febbraio scorsi sul sito web di Salvini era apparso il messaggio “AnonPlus combatte i soprusi, le iniquità, le corruzioni”. Subito dopo i suoi siti erano andati offline forse a scopo preventivo da parte dello staff della Lega.

I PIANI DELLA LEGA

Proprio pochi giorni fa, la Lega aveva annunciato il nome del suo esperto cyber. Si tratta di Umberto Rapetto, che, come ha spiegato stampa al Senato lo stesso Salvini, “non sarà parlamentare ma un super manager per la sicurezza informatica degli italiani che spazia dal cyber bullismo alla sicurezza delle infrastrutture informatiche, della rete e delle comunicazioni del Paese”.
Reclutato dal Carroccio sui temi del cyber crime e della sicurezza informatica, in passato Rapetto era considerato un esperto ascoltato e apprezzato anche dai vertici del M5s sui temi cyber. Poi la rottura.
Ora il passaggio, quantomeno come advisor, alla corte di Salvini. Personalità poliedrica, Rapetto è oggi imprenditore, ma anche scrittore, giornalista e docente universitario. Precursore delle indagini telematiche, ha creato e guidato per undici anni il GAT Nucleo Speciale Frodi Telematiche.

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