“L’accordo andato in porto per le presidenze delle Camere non implica un’intesa anche per il governo. Per Palazzo Chigi l’architrave resta sempre il centrodestra”. Dopo aver salto un giro, Guido Crosetto, ex sottosegretario alla Difesa, è tornato in Parlamento da deputato, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia. A Montecitorio è appena stata proclamata la nomina di Roberto Fico alla presidenza. Crosetto sbuca in Transatlantico con l’espressione di chi ha scampato un grande pericolo.
Onorevole Crosetto, avete riacciuffato la coalizione di centrodestra per i capelli…
A guardare il risultato finale credo che il percorso della nostra coalizione sia stato lineare. Siamo quelli che hanno preso più voti alle elezioni, tocca a noi quindi guidare dare le carte. Dato che non abbiamo i numeri per andare avanti da soli, in questa occasione abbiamo giocato di sponda con il Movimento 5 Stelle.
Forse la sua è una versione un po’ ottimistica, se c’è stato un asse, è quello tra Salvini e Di Maio che hanno messo in un angolo Berlusconi…
Partiamo dal fatto che questo accordo per le Camere non preclude anche un’intesa per il governo. Sono due partite differenti e tali devono restare. L’accordo con i grillini è nato perché il Pd si è sfaldato. Tra di loro ora è difficile anche individuare un interlocutore. L’esecutivo, però, è tutta un’altra partita. Non è detto che il Pd non possa tornare in campo, anche se mi sembra che stare all’opposizione faccia loro comodo.
Come giudica la mossa di Salvini con il voto alla Bernini?
Il leader della Lega ha messo in campo una forzatura notevole per sbloccare la situazione. E’ stato un gioco pericoloso, perché quell’azione ha rischiato di far saltare il centrodestra. Berlusconi alla fine ha fatto una scelta molto saggia, si è dimostrato un politico molto responsabile.
Fratelli d’Italia in questa fase è sembrata un po’ fuori dai giochi
Invece siamo stati fondamentali. Abbiamo fatto da mediatori su posizioni che, col passare delle ore, sembravano inconciliabili. Siamo stati noi a insistere per un vertice sabato mattina, nel quale Berlusconi e Salvini si sono chiariti e le difficoltà sono state superate.
Lo schema visto in queste ore, con Berlusconi che si fa dettare la linea da Salvini, è destinato a ripetersi anche nelle prossime settimane?
Alle elezioni la Lega ha preso più voti di Forza Italia ed è il primo partito del centrodestra: è un dato politico che pesa. Ma ora più che mai Salvini ha bisogno di tenere unita l’alleanza. Per un semplice motivo: con il centrodestra unito Salvini è il leader da 38%, senza è solo il capo di un partito al 18%. Una bella differenza.
Come immagina il futuro governo?
Ora è troppo presto, ma ripeto: Parlamento e Palazzo Chigi sono due partite diverse. Sicuramente il centrodestra sarà l’architrave del futuro esecutivo. Ci sono almeno quattro settimane di lavoro e nelle consultazioni sarà importante anche quello che avrà da dirci il presidente Mattarella. Aver eletto i presidenti delle Camere in due giorni è comunque un fatto positivo anche per il futuro. Ora proseguiamo sicuri di poter raggiungere i nostri obbiettivi.
Quali?
Tenere unito il centrodestra e dare al più presto un governo al Paese.