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Presto il nuovo governo per attrarre gli investimenti. Parola dell’ambasciatore del Qatar

“Noi ci auguriamo che sua eccellenza il presidente Sergio Mattarella riesca a formare il nuovo governo il più rapidamente possibile, perché questo darebbe la possibilità di maggiori investimenti in Italia”. Così l’ambasciatore del Qatar in Italia Abdulaziz Bin Ahmed Al Malki ha confidato a Formiche.net le preoccupazioni degli investitori qatarini circa l’incertezza politica che si profila all’alba delle consultazioni al Quirinale. Lasciare a lungo il Paese senza un governo solido al timone rischia, ha aggiunto, di “danneggiare gli investimenti esistenti e i rapporti commerciali ed economici fra l’Italia e il mondo”. Poco importa chi riceverà l’incarico dal Quirinale, purché l’Italia abbia presto un esecutivo. Non preoccupa il terremoto elettorale e il boom di Lega e Cinque Stelle: “Siamo ottimisti per il nuovo governo che verrà, indipendentemente da chi sarà presidente del Consiglio”, ci assicura il plenipotenziario di Al Thani, “il Qatar è amico di tutti gli italiani”.

La posta in gioco è grande. A dispetto dell’embargo internazionale che persiste da giugno nei confronti del Qatar, accusato dai Paesi del Golfo di finanziare il terrorismo, le relazioni bilaterali fra Roma e Doha sono più salde che mai. Sul piano politico, innanzitutto: nel giro di meno di quattro mesi si sono susseguiti il viaggio del presidente del Consiglio Gentiloni a novembre, la visita del ministro dell’Interno Marco Minniti a gennaio e per ultima quella del ministro degli Esteri Angelino Alfano.

Ma a far dell’Italia un partner d’eccezione per i qatarini sono soprattutto gli investimenti degli emiri nello stivale. Dall’acquisizione di Meridiana (oggi Air Italy) per mano di Qatar Airways alla maxi commessa da 5 miliardi per Fincantieri la scorsa estate, in molti hanno parlato di una vera Qatar connection italiana, rafforzatasi con il governo Renzi e proseguita senza intoppi con Gentiloni a palazzo Chigi. Un rapporto che non si è incrinato neanche quando la ministra del welfare degli Emirati Arabi Uniti Ohood Al Roumi aveva consegnato, nel giugno 2017, al sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola una lista di decine di organizzazioni terroristiche che Dubai riteneva finanziate dal Qatar.

Questo giovedì la notizia di un nuovo contratto, aggiudicato dal gruppo bergamasco Tesmec, specializzato nel trasporto e la distribuzione di energia elettrica, con la Qatar Building Company. 4,3 milioni di dollari per 23 mesi: tanto riceverà la joint venture Tesmec Peninsula, che gestirà sette macchine trencher, mettendo a disposizione tecnici, operatori e ricambi necessari. C’è attesa infine per il salone Dimdex 2018, in scena a Doha fra il 12 e il 14 marzo, che può recare con sé ottime notizie per l’Italia: una commessa di elicotteri militari NH90 che potrebbe fruttare a Leonardo 750 milioni di dollari (qui tutti i dettagli).

Abbiamo chiesto notizie all’ambasciatore qatarino, che, è comprensibile, ha preferito glissare. “Nel futuro immediato ci aspettiamo più investimenti, speriamo che accada al più presto”, ha tagliato corto. Rivendicando con orgoglio che “lo scambio commerciale fra Qatar e Italia è arrivato a 4.2 miliardi di euro. Abbiamo tantissimi investimenti qui in Italia: un addetto militare a Roma, un consolato a Milano, investimenti in Sardegna e nelle principali metropoli”.

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