Pochi passi avanti, ma una ipotesi che si fa sempre più concreta: si ritornerà a votare. Un out out che arriva dal leader della Lega, che all’indomani delle consultazioni tra Pd e M5S vede nel ritorno alle urne l’unica alternativa possibile ad un governo con i 5 Stelle. “L’unica via sono le elezioni il prima possibile, anche prima dell’estate”, ha detto Salvini, ipotesi non esclusa neanche da Luigi Di Maio, che non teme le urne ma anzi pensa di poter raggiungere “pure il 51%”.
A divergere dal suo alleato, ancora una volta, Silvio Berlusconi che ausipica un incarico per il centrodestra da parte del Presidente della Repubblica per provare, così, a fare un governo di minoranza (con la previsione dell’astensione o dell’appoggio esterno del Pd).
E il partito democratico? La Direzione del Pd è stata convocata per il 3 maggio e in quella sede – dicono i dem – si deciderà se e come proseguire un eventuale dialogo con il Movimento 5 Stelle. Il confronto tra Pd e M5s, hanno sottolineato più volte dal Partito democratico, arriva in risposta alla richiesta del Capo dello Stato di una assunzione di responsabilità, di cui però non è dato sapere gli esiti. Gli umori del Pd non sembrano però andare verso le elezioni anticipate, che invece replicherebbero la confusione attuale (Giacomelli e Ascani intervistati da Formiche.net), mentre un governo del Presidente vedrebbe il Pd “non trarsi indietro a priori”.
Tutto in mano a Mattarella, dunque, anche se c’è chi si interroga sulle mosse del Colle. “Chissà se la data della direzione del PD è stata fissata al Nazareno o in qualche colle…”, ha scritto su Twitter Guido Crosetto, che ha segnalato il possibile ruolo di parte del Presidente della Repubblica. “Ho sempre considerato Mattarella una persona super partes – ha specificato in un tweet successivo il coordinatore di Fratelli d’Italia -. Voglio ribadirlo. E vorrei pertanto che gli esponenti PD, che lo hanno tirato in ballo per giustificare la loro trattativa con il M5S, smentissero. Per il bene della Presidenza che non può essere percepita di parte”.
Intanto, domenica, il segretario dimissionario Matteo Renzi – a cui diversi esponenti a lui vicini hanno chiesto di fare un passo avanti per gestire questa fase di trattative – tornerà in tv negli studi di Che tempo che fa su Rai 1, dopo settimane di silenzio mediatico. Che abbia ascoltato l’hashtag su twitter #Renzitorna?