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A un passo dal rinnovo, innovativo, del contratto nazionale dei chimici

Tutto è pronto affinché il settore chimico rinnovi il proprio contratto nazionale. Se le parti troveranno un’intesa il Ccnl in questione potrebbe essere rinnovato a giorni. La piattaforma rivendicativa, presentata dai sindacati di categoria, risponde ai canoni fissati nell’accordo confederale sui rinnovi contrattuali.

 LA PIATTAFORMA RIVENDICATIVA DEI SINDACATI

L’assemblea nazionale delle strutture e dei delegati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, che si è riunita l’11 luglio a Roma, ha approvato all’unanimità (dopo il via libera ottenuto con ampi consensi da parte dei tanti lavoratori partecipanti alle assemblee territoriali) la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 176mila i lavoratori interessati, in più di 2.700 imprese), in scadenza il 31 dicembre 2018. La discussione sulla trattativa tra sindacati, Federchimica a Farmindustria, per il rinnovo delCcnl, continuerà domani a Roma.

UN RINNOVO INNOVATIVO DEL CCNL

“Il settore chimico farmaceutico – hanno ribadito, in occasione della piattaforma in questione, Emilio Miceli, Nora Garofalo, Paolo Pirani, (in foto con Miceli), rispettivamente segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec – ha tutti i presupposti e i requisiti per promuovere un modello contrattuale innovativo”. “Sicurezza e ambiente, organizzazione del lavoro e formazione sono temi importanti a cui teniamo fortemente – hanno ribadito i tre leader sindacali – e che abbiamo voluto sviluppare ampiamente in questa nostra piattaforma contrattuale, che tiene in conto i processi di un’innovazione tecnologica sempre più dirompente e i profondi cambiamenti che investono il mondo del lavoro”.

IL “PATTO DELLA FABBRICA”

È bene ricordare che il nuovo modello di relazioni industriali è stato firmato ufficialmente nella prima decade di marzo dell’anno in corso e il testo condiviso si fonda sui temi della competitività, occupazione e partecipazione per favorire la trasformazione industriale generata da Industria 4.0, per rafforzare la concorrenzialità del Paese e per rimettere al centro il lavoro. Questo modello è conosciuto come il “Patto della fabbrica” e porta le firme di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Fondamentalmente sono tre gli obiettivi principali del documento confederale: incrementare la competitività delle imprese nel quadro di una crescita sostenibile; favorire un mercato del lavoro più dinamico ed equilibrato; rafforzare il collegamento tra produttività del lavoro e retribuzioni. Confermati i due livelli di contrattazione nazionale e aziendale o territoriale, indicati i criteri di calcolo degli aumenti salariali e introdotti il Trattamento economico complessivo (Tec) e minimo (Tem). Tra gli altri punti chiave dell’intesa, la misurazione della rappresentanza anche per le imprese (associazioni datoriali) oltre a quella sindacale per contrastare i contratti “pirata”, cioè la proliferazione di contratti firmati da organizzazioni che non hanno rappresentanza, e l’individuazione dell’efficacia dei contratti aziendali. Il testo sottoscritto prevede un modello contrattuale “aperto” che spinge verso la crescita della produttività aziendale e parallelamente dei salari dei lavoratori. Previsto anche il rafforzamento della governance per il welfare integrativo e la valorizzazione dei percorsi e degli strumenti che coniugano formazione e lavoro, come l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato, gli istituti tecnici superiori e la formazione continua.

IL RECUPERO DEL POTERE D’ACQUISTO

Dato il sistema del Ccnl Chimico costruito sul modello previsionale dell’inflazione con verifica annuale, sarà necessario avviare un confronto che dovrà risolvere gli scostamenti tra inflazione programmata e verificata nel corso di questa vigenza contrattuale. Filctem, Femca, Uiltec ritengono necessario, inoltre, mantenere la struttura per la definizione degli aumenti ex-ante, costruendo soluzioni che ammortizzino gli effetti degli scostamenti, garantendo stabilità alla gestione complessiva del sistema di recupero del potere di acquisto dei salari.

LA PARTECIPAZIONE

Il Contratto nazionale Chimico si occuperà sempre più di sviluppo, di innovazione, di partecipazione, di welfare integrativo, di formazione, per essere strumento attivo nella gestione delle trasformazioni del lavoro e per un maggiore e nuovo protagonismo della persona nella “governance” aziendale.

L’AGEVOLAZIONE SUI PREMI DI RISULTATO

Si dovrà determinare un confronto preventivo sull’introduzione di progetti di innovazione tecnologica e organizzativa, e le possibili ricadute sulle condizioni di lavoro, le professionalità e l’occupazione. Questo attraverso l’opportunità data dalla legge di Stabilità 2017 che introduce un’imposta agevolata sui premi di risultato per le aziende che coinvolgono i lavoratori in forma paritetica nell’organizzazione del lavoro.

LA RIDUZIONE DEGLI ORARI DI LAVORO

Infine, per favorire l’ingresso dei giovani si chiede un’ulteriore riduzione di orario di lavoro per i lavoratori anziani, anche attraverso la definizione di orari e turnazioni più agevoli, e far fronte così al fenomeno dell’invecchiamento attivo dovuto all’innalzamento dell’età media nelle aziende.

LA FORMAZIONE

Dovrà essere consolidata e rafforzata la figura del delegato alla formazione. Bisognerà migliorare la formazione delle rappresentanze sindacali (Rsu, Rlssa, Rlf delegato alla formazione). Sul tema dell’invecchiamento attivo, e al fine di favorire la convivenza generazionale, dovranno essere previsti specifici percorsi formativi per adeguare le competenze e la valorizzazione delle esperienze acquisite. Il contratto chimico dovrà riconoscere che la certificazione della formazione svolta in azienda sia trasferibile all’interno dei settori rappresentati attraverso un libretto formativo in dote al lavoratore per valorizzarne la professionalità e il bagaglio di esperienza.

L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Nel contesto sociale attuale il tema dell’alternanza scuola-lavoro sta assumendo rilevanza sul piano formativo e per il futuro ingresso di giovani nel mercato del lavoro con adeguate competenze richieste in prospettiva: questa formazione va promossa sia attraverso il contratto nazionale sia a livello aziendale, con specifici progetti e percorsi condivisi. Il tema della disabilità deve essere affrontato attraverso la formazione di osservatori tecnici aziendali da regolamentare con accordi sindacali che ne stabiliscano pariteticità e compiti, e che agiscano quale organismo di garanzia per favorire l’inclusione e contrastare forme di discriminazione. A partire proprio dal Contratto Nazionale di lavoro dobbiamo fare nostro un impegno per promuovere la cultura del rispetto delle dignità nei luoghi di lavoro e prevedere che anche attraverso la contrattazione aziendale si formulino specifici protocolli volti a contrastare inoltre la violenza e le molestie di genere nei luoghi di lavoro.

LA SICUREZZA 

Nonostante i risultati e le statistiche premino il nostro operare bisogna continuare la nostra azione tesa al miglioramento continuo e allo sviluppo sostenibile, rafforzando la cultura della sicurezza e dell’ambiente. È necessario sostenere la diffusione dell’adozione, da parte delle aziende, dei Sistemi di gestione salute sicurezza approvati da Inail. Bisogna indicare, nella formazione dei lavoratori, la promozione di progetti congiunti, all’interno di percorsi formativi condivisi in azienda, prevedendo, inoltre nelle ore di formazione obbligatoria, un modulo di un’ora relativo alla conoscenza di Responsible Care. Bisogna sperimentare la possibilità di prevedere che una figura di Rlssa sia a capo di un coordinamento degli Rlssa delle aziende insistenti nell’area (Responsabile di sito), anche delle imprese operanti in appalto.

PREVIDENZA E ASSISTENZA SANITARIE INTEGRATIVE 

Nella piattaforma si avverte la necessità di un aumento della quota a carico delle aziende per la previdenza integrativa, e che l’assistenza sanitaria sia totalmente a carico delle imprese; deve essere, inoltre, individuata una modalità per promuovere ed estendere l’iscrizione di tutti i lavoratori ai fondi, in particolar modo i neoassunti.

Ora non resta che aspettare che le parti trovino l’intesa in una fase in cui le distanze si stanno riducendo. Quello dei chimici potrebbe essere l’ultimo rinnovo contrattuale prima delle ferie d’agosto.

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