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Quanto è pericoloso il debito pubblico italiano per l’economia globale

l'italia, governo

Il debito italiano è un mostro pericoloso. Un vecchio mostro, con tante teste, che ora rischia di andare fuori controllo e abbattersi sul resto delle economie internazionali. Secondo Robert J. Samuelson, editorialista del Washington Post, proprio quando il mondo sembrava al sicuro, difeso dalla crisi finanziaria, è arrivata l’Italia. Per il New York Times i piani del nuovo governo Conte potrebbero spingere a nuovi squilibri finanziari a livello internazionale.

Quale sarà la scintilla, ancora non si sa. Samuelson accenna che potrebbero essere i tassi di interesse, la fragilità delle banche italiane, la perdita di valore dei titoli di Stato. L’ultimo effetto (estremo) dell’uscita dall’Italia dalla zona euro è un’incognita. Resta chiaro però che il governo di coalizione Lega-Movimento 5 Stelle flirta con problemi molto seri. Perché le cause ci sono da tempo, sono presenti tutti gli ingredienti di una crisi.

Prima di tutto c’è il debito pubblico italiano, già molto massiccio. “È stimato al 131% dell’economia del paese (prodotto interno lordo), il secondo più alto tra i Paesi dell’area dell’euro – si legge sul Washington Post -. La più alta è la Grecia (quasi il 180% del PIL), ma l’Italia è più preoccupante, perché la sua economia è la terza più grande nella zona euro”.

Segue una crescita economica quasi inesistente: “Dal 2010, l’economia italiana ha una media inferiore allo 0,2% all’anno, secondo il Fondo Monetario Internazionale […] Il fatto che la sua crescita sia vicina a un punto morto significa che il paese è molto vulnerabile a qualsiasi cosa che solleva il suo debito o ne riduce la crescita”.

Per ultimo c’è l’intenzione del governo di garantire il reddito di cittadinanza, tagliare le spese e riformare il programma delle pensioni, il tutto grazie ad un’espansione del proprio deficit, dallo 0,8% del Pil al 2,4% del Pil. Per Samuelson “l’Italia e la Commissione europea […] sembrano destinati a scontrarsi, perché il budget 2019 proposto viola le regole dell’Unione europea […] La domanda è se la controversia finirà in un compromesso accettabile o innescherò uno scontro importante”.

L’editorialista conclude con l’allarme: “Il debito dell’Italia è diventato un mostro economico e politico. La posta in gioco è se il mostro può essere controllato all’interno dell’Italia o se si scatenerà, diffondendo il caos nelle economie globali e nei mercati finanziari”.

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