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Anche la Francia s’impegna contro il regime di Maduro. E l’Italia?

repubblicano macron

Il governo del presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato ieri la decisione di aderire all’iniziativa di altri sei Paesi latinoamericani per iniziare alla Corte Penale Internazionale un processo contro il regime di Nicolás Maduro in Venezuela per presunti crimini di lesa umanità.

In un comunicato, l’Eliseo ha affermato che l’inizio di un processo è pertinente per “stabilire i fatti che hanno portato a questa crisi e contribuire a trovare una soluzione”. La Francia è molto preoccupata per gli sviluppi della crisi, in particolare per il “peggiorare della situazione economica che sta spingendo migliaia di cittadini venezuelani all’esilio e alla ricerca di un rifugio” in Sudamerica e non solo.

Il governo di Macron ha ricordato che la Francia sta accogliendo rifugiati venezuelani e ha chiesto alle autorità venezuelane di impegnarsi “in un dialogo con l’opposizione per ristabilire il funzionamento democratico delle istituzioni […]. Si deve anche trovare un’uscita alla crisi politica per contribuire al recupero dell’economia venezuelana”.

Lo scorso 8 febbraio la Corte Penale Internazionale ha annunciato l’apertura preliminare di un fascicolo sul Venezuela e giovedì scorso i governi di Colombia, Argentina, Cile, Paraguay, Perù e Canada hanno chiesto che si indaghi sul governo di Maduro per crimini di lesa umanità in Venezuela dal 12 febbraio del 2014. Il dossier aveva un focus particolare sui reati commessi ad aprile del 2017 durante le manifestazioni dell’opposizione contro la decisione del Tribunale Supremo di togliere competenze al Parlamento venezuelano. Si tratta della prima richiesta nella storia della Corte Penale Internazionale di un gruppo di Stato sulla situazione di un altro Paese.

Intanto, il governo di Maduro ha respinto l’iniziativa francese sostenendo che si tratta di un tentativo di cambiare forzatamente il governo venezuelano. In un comunicato diffuso dal ministero degli Affari esteri si legge: “Il Venezuela manifesta il più contundente rifiuto all’atteggiamento di ingerenza e intervento del governo della Repubblica francese ad offrire il suo sostengono alla tendenziosa iniziativa di un gruppo di governo […] che cercano di strumentalizzare organizzazioni internazionali per aggredire il Venezuela e provocare un cambio forzato di governo”.

Il regime socialista considera che “attaccare il Venezuela con finalità populista cerca solo di migliorare la danneggiata immagine del presidente Emmanuel Macron […] L’arrogante atteggiamento del governo francese colpisce negativamente i buoni rapporti bilaterali”.

Invece in Italia regna il silenzio sulla situazione venezuelana da parte delle autorità. Nonostante il paragone con il Venezuela è motivo di preoccupazione, tra minacce contro editori e media e proposte di nazionalizzazioni. Arrivando in piazza del Popolo per la manifestazione del Partito democratico, l’ex premier Matteo Renzi ha dichiarato: “Il governo ha fatto una manovra che farà male all’Italia, hanno detto che aboliscono la povertà e in realtà creeranno più poveri […] Conti sbagliati. Con questo governo si finisce in Venezuela”.


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