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Cyber Shield 2018, tutti i dettagli sull’esercitazione (e sugli ultimi cambiamenti) di Leonardo

Ventuno team da 4 Paesi – Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Francia – sono stati i protagonisti di Cyber Shield 2018, contest di sicurezza informatica organizzato dal Cert (Computer Emergency Readiness Team) della Sicurezza di Leonardo presso la sede di via Faustiniana a Roma.
L’evento si è tenuto in concomitanza di un grande cambiamento organizzativo all’interno del Gruppo italiano dell’aerospazio e della difesa guidato da Alessandro Profumo, che ha annunciato contestualmente la nomina di Barbara Poggiali a capo della nuova Divisione Cyber security.

LA COMPETIZIONE

Nel corso della competizione, dedicata a gestori di infrastrutture critiche nazionali quali istituzioni governative, militari e finanziarie, sono stati simulati casi concreti di incidenti informatici. In particolare, lo scenario ricostruito è stato incentrato sul furto di informazioni ai danni di un’azienda ad opera di un gruppo di cyber criminali focalizzandosi sui dati di un drone, elemento inedito per questo tipo di esercitazioni.
Le squadre hanno affrontato 50 esercizi riguardanti tutti i campi della cyber security – steganografia, mobile e drone forensic, software reverse engineering, password cracking, log analisys – suddivisi in 10 livelli di difficoltà crescente.
Presenti come osservatori anche alcuni esponenti di vertice della sicurezza nazionale, come il professor Roberto Baldoni, vicedirettore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza con delega alla cyber security e il generale Francesco Vestito, a capo del Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche (Cioc) della Difesa.

LO SCOPO

Scopo dell’esercitazione è stato quello di incrementare competenze e prontezza nella risoluzione di attacchi cyber, oltre a favorire la condivisione di tecniche operative e procedure e il lavoro di squadra.
Cyber Shield 2018 ha visto impegnati 21 team, composti da 4 membri ciascuno. Da remoto hanno partecipato anche realtà europee e statunitensi e, con il ruolo di osservatori, decine di rappresentanti di istituzioni governative, militari e finanziarie.
In particolare, in un contesto globale digitale in cui le minacce informatiche sono sempre più pervasive e strutturate, le moderne difese passano da una evoluzione della strategia nel concepire e difendere il perimetro aziendale, così come il patrimonio tecnologico, informativo e intellettuale di ogni organizzazione civile o militare, nell’ottica di favorire la collaborazione e la condivisione reciproca.

LO SCENARIO

A rendere necessario questo cambiamento è la crescita esponenziale dei cyber attacchi, +110% quelli rilevati da Leonardo dal 2016 al 2018. Si tratta di un aumento costante delle aggressioni informatiche, che impone a aziende e istituzioni una formazione continua di esperti e nuovi modelli organizzativi.

LE NOVITÀ IN CASA LEONARDO

In casa Leonardo la ricerca e lo sviluppo in ambito cyber (con infrastrutture dedicate in Italia e nel Regno Unito e soluzioni fornite anche in ambito Nato e in diversi altri Paesi) assume un’importanza crescente. Lo conferma la fresca nomina di Barbara Poggiali – ingegnere con una lunga e importante carriera manageriale – a responsabile (a partire dal prossimo 21 gennaio) della nuova Divisione Cyber security sita a Genova, nella quale confluiscono la LoB Cyber Security & ICT Solutions e la LoB Homeland Security & Critical Infrastructures della divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni (SSI).

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